miglior monopattino elettrico

Sorpresa: gli utenti dei monopattini sono d’accordo su leggi più severe

Chi usa il monopattino elettrico come mezzo di trasporto è d'accordo su una normativa più severa: ecco perchè.

L’amore odio per i monopattini elettrici è esploso con le polemiche relative alle nuove normative del Codice della Strada. Ovviamente in molti hanno parlato di “cattive notizie” per chi usa i monopattini elettrici, ma è davvero così?

Da una parte ci sono gli utenti dei monopattini elettrici in sharing, che hanno fatto così tanti danni a Parigi da vietarne l’uso in città dopo un referendum popolare. Turisti che fanno finta di non sapere le normative unita ad una sorta di impunità, rendono l’utilizzo dei monopattini in sharing molto “libero”, come abbiamo potuto constatare negli ultimi anni.

Chi di noi ha visto almeno una volta un monopattino in sharing usato da due persone in contemporanea? Se non addirittura in tre, con tanto di bimbo sul manubrio, come nella foto qui sotto scattata in piazza Duomo a Milano.

in tre su monopattino sharing

Dall’altra ci sono tutti quelli che hanno comprato un monopattino, e che generalmente hanno più cura del proprio mezzo e del suo utilizzo. Va detto che anche in questo caso c’è qualcuno che ha pensato che usare il monopattino equivaleva a fare un po’ come voleva sulla strada, o peggio sul marciapiede. Si sono verificati incidenti, anche fatali, mettendo alla gogna il monopattino stesso.

Il tutto è stato causato, come abbiamo scritto in passato, da una scellerata deregolamentazione che equiparava il monopattino alla bicicletta. Una equivalenza errata sotto tutti i punti di vista, perchè la bicicletta è la bicicletta, il monopattino è il monopattino.

E allora ecco che il mese scorso è arrivato un aggiornamento al Codice della Strada, che prevede targa, casco ed assicurazione. Obbligatori anche indicatori luminosi di svolta e freno, ma i monopattini in vendita ora sono già conformi, pena una sanzione tra i 200 e gli 800 euro. Per chi circola senza i documenti necessari la multa oscillerà tra i 100 e i 400 euro.

Se qualcuno ha parlato di “levata di scudi”, c’è da dire che i nostri amici del Club Italiano del Monopattino Elettrico, prima Community italiana dei monopattini che conta quasi 16.000 iscritti, e con il quale abbiamo avuto modo di collaborare in passato, si dimostrano come sempre intellettualmente corretti mettendo i puntini sulle “i”.

Come ci hanno scritto, reputano che c’è del buono nella nuova regolamentazione, a dimostrazione che gli utenti “abituali” dei monopattini elettrici sono i primi a chiedere più sicurezza su tutti i fronti. Ecco cosa dicono:

Casco: reputiamo che il casco obbligatorio sia giusto in quanto circolando sulle strade, dove ci sono a volte anche ostacoli come tombini, buche e strade dissestate, puo’ risultare utile in caso di cadute. Ovviamente il casco dovrà essere omologato e certificato.

Assicurazione: siamo favorevoli perché siamo responsabili del nostro mezzo e in caso di incidenti e controversie viene tutto demandato all’assicurazione scaricando di fatto oneri del conducente che potrebbero anche essere molto ingenti. Parliamo di circa 40/50 euro annui che non reputiamo siano una spesa alta per un vantaggio sicuramente a nostro favore.

Non capiamo se sarà legato alla persona o al mezzo. Ad oggi con l’assicurazione Capo Famiglia si può includere il monopattino elettrico e ci auguriamo che anche quando sarà obbligatoria i costi rimarranno li stessi attuali e non ci sia speculazione.

Targa: attualmente è obbligatoria in Germania e come il modello tedesco possiamo allinearci anche perché in caso di furto si potrebbe essere in qualche modo tutelati. Ci chiediamo in che modalità possano essere targati: a nome del proprietario? Un adesivo o contrassegno? Un targhino?

Circolazione sui marciapiedi: siamo d’accordo, come già succede in Francia, Germania, Austria, dove i monopattini elettrici non possono circolare sui marciapiedi (senza un autorizzazione speciale) perché può risultare pericoloso e per il rispetto dovuto ai pedoni.

Frecce e doppio freno: siamo d’accordo sempre nell’ottica della nostra sicurezza sulle strade. Gli indicatori, soprattutto di notte possono agevolare la nostra incolumità.

Giustamente, chiedono anche diritti e certezze:

Dopo tutti questi presunti doveri, che il Club Italiano del Monopattino Elettrico condivide, e migliorie sulla sicurezza stradale a favore dei monopattini elettrici, chiediamo pero’ anche  diritti: incentivare la micromobilità migliorando i manti stradali, le vie di comunicazione tra i paesi e l’ampliamento e sistemazione di piste ciclabili, con vere e proprie strade ciclabili protette dove possiamo circolare in sicurezza per la città.

Non manca un piccolo spazio per la polemica, che sentiamo di condividere:

Ci domandiamo se non venga fatta una caccia alla streghe o caccia al monopattino demonizzandoli.

Per anni le biciclette hanno circolato “impunemente”, effettuando le stesse manovre contestate ora ai monopattini: contromano, passaggi con rosso, marciare sul marciapiede. Perché non viene c’è la stessa severità normativa?

Ed anche una tirata d’orecchi ai “furbetti” del monopattino:

Sicuramente questo nuovo mezzo ha portato uno stravolgimento ed alcuni se ne sono anche approfittati guidando impropriamente infischiandosene delle leggi. Condanniamo ad esempio tutti quelli che mostrano monopattini illegali paventandone la velocità o le prestazioni fuori legge, o chi si esibisce nei famosi “parcheggi selvaggi”.

Si, ci sono utenti dei monopattini elettrici che seguono il codice della strada e vogliono solo poter circolare nel rispetto di tutti. Non sono una “specie aliena”, ed anzi offrono la propria collaborazione per migliorare la normativa, senza fare sconti a nessuno:

Per il Club Italiano del Monopattino Elettrico è il conducente a fare la differenza del mezzo usato: responsabilità e rispetto delle leggi in primis.

Sottolineiamo che il Club italiano del monopattino elettrico ha sostenuto e sosterrà sempre la sicurezza stradale nel rispetto anche delle peculiarità come mezzo mai esistito prima. Collaboreremo, se richiesto, con il legislatore nel trovare soluzione migliori per tutti, considerando anche oltre a essere monopattinisti siamo anche automobilisti , motociclisti, ciclisti e pedoni oltre che cittadini ed elettori.

Tutto il Club Italiano del Monopattino Elettrico si augura che sia anche fatto un lavoro di “promozione” della micromobilità elettrica, aumentando le piste ciclabili, favorendo il monopattino turismo incentivando gli sharing per muoversi nelle città a favore di un ambiente più sano e pulito eliminando dove si può l’utilizzo di mezzi inquinanti come le macchine che creano traffico, smog e poca flessibilità di movimento.

 

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