Frecciarossa Treno

Trenitalia e Italo: troppi ritardi, passeggeri senza rimborsi adeguati

Un’indagine sui treni ad alta velocità in Italia rivela ritardi nel 30% dei Frecciarossa e nel 26% degli Italo. Il sistema di rimborsi attuale tutela poco i viaggiatori.

Viaggiare in treno in Italia significa spesso fare i conti con ritardi che penalizzano i passeggeri. Un’indagine di Altroconsumo, basata sui dati di Rete Ferroviaria Italiana, ha monitorato per 45 giorni la puntualità dei principali treni del Paese, rivelando che oltre il 30% dei Frecciarossa e il 26% dei treni Italo non rispettano l’orario previsto.

Alta velocità in affanno: i numeri del monitoraggio

L’analisi ha riguardato 81 tratte principali, con un focus su Frecciarossa, Italo, Frecciargento, Frecciabianca e Intercity, escludendo i treni regionali. I dati raccolti mostrano una situazione preoccupante, con alcune tratte particolarmente critiche:

  • Frecciarossa Milano – Roma Termini: in ritardo nel 30% dei casi, con il 60% dei ritardi superiore ai 5 minuti e il 43% oltre i 20 minuti.
  • Tratta Salerno – Torino Porta Nuova: ritardi nel 65% dei casi.
  • Frecciargento Bari – Roma Termini: il 95% dei treni arriva in ritardo.
  • Intercity Milano – Pescara: su 45 giorni di monitoraggio, 43 hanno registrato almeno un ritardo.

Il confronto tra Italo e Frecciarossa sulle stesse tratte mostra che Italo è più puntuale nell’80% dei casi. Sulla Napoli – Roma, per esempio, Italo registra ritardi nel 19% dei casi, contro il 25% di Frecciarossa.

Più tutele per i passeggeri

Attualmente, i rimborsi scattano solo per ritardi oltre i 30 minuti, ma dai dati emerge che questa soglia esclude la maggior parte dei passeggeri. Ad esempio, sulla Milano-Roma, solo il 5% dei Frecciarossa supera i 30 minuti di ritardo.

Altroconsumo propone di abbassare il limite di rimborso a 15 minuti per i treni ad alta velocità, raddoppiando così la quota di treni rimborsabili, dal 5% all’11%. Inoltre, chiede un sistema di rimborsi automatico, come già avviene per i treni regionali, e nuove regole più vantaggiose per i passeggeri:

  • Rimborso del 30% dopo 15 minuti di ritardo per i treni AV, 30 minuti per gli altri treni.
  • Rimborso del 50% dopo 30 minuti di ritardo per i treni AV, 60 minuti per gli altri treni.
  • Rimborso del 100% oltre le due ore di ritardo, mentre oggi il limite è il 50%.

Un servizio da migliorare

L’indagine di dimostra che l’Alta Velocità in Italia soffre di ritardi frequenti, senza però offrire ai passeggeri adeguati strumenti di compensazione. Con rimborsi automatici e nuove soglie più basse, si potrebbe garantire maggiore equità e tutela a chi ogni giorno sceglie il treno per i propri spostamenti.

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