Tram Passerella

Tram Milano Passerella: il progetto di Arturo Tedeschi

Un tram di lusso!

Arturo Tedeschi è un famoso designer, che seguendo le orme del collega Andrea Ponti che ha pensato a un nuovo tram per Hong Kong, ha provato a progettare il futuro tram del capoluogo lombardo, fatto per mantenere il più possibile il distanziamento sociale anche grazie all’assenza del conducente: efficienza, design e sicurezza sono i concetti alla base del Tram Passerella, pensato come rivisitazione del classico tram ATM Classe 1500.

Tram Passerella: icona dal 1929

Il Tram Passerella, come detto, vuole essere una rivisitazione moderna del classico e ormai iconico tram ATM Classe 1500, che arrivò nella città meneghina per la prima volta nel 1929: sue sono le proporzioni e lo stile che fanno da base di partenza per Tedeschi e il suo nuovo tram. Il designer ha naturalmente aggiornato la forma, ma soprattutto la dotazione tecnologica per adattare il nuovo mezzo pubblico alla vita post-covid, quindi per mantenere sempre un certo distanziamento e quindi cercare di prevenire future pandemie.

Tram Passerella

Guardando all’interno, si capisce subito il perché del nome Tram Passerella: con un lunghissimo corridoio, infatti, l’interno è pensato per essere una vera e propria passerella che si sviluppa da estremità a estremità, senza intoppi grazie all’assenza del conducente. Ai lati, le sedute sono separate da delle pareti in plexiglass, che fanno da scudo e garantiscono il distanziamento. I passeggeri in piedi, invece, potranno sostare all’interno dei cerchi segnalati lungo la passerella, in maniera simile a quanto accade ora sulla metropolitana. Con la differenza che sulla metro sono dei bollini del colore della linea metropolitana, mentre il Tram Passerella è progettato da zero per il distanziamento, quindi i cerchi sono incorporati e ben inseriti nel design complessivi.

Tram Passerella

Addio, quindi, ai spesso brutti cartelli d’avvertenza. Secondo Arturo Tedeschi, infatti, non bisogna dimenticare che Milano è la capitale del design e quindi non può né vuole adattarsi a delle soluzioni banali e scadenti. Tradotto: Tedeschi vuole una certa ricercatezza stilistica, anche nei cartelli d’avvertenza!

Tram Passerella: un mezzo alla moda per una città modaiola

Come detto, quindi, il nome Tram Passerella è dovuto all’interno volutamente concepito come una passerella, con i sedili laterali che ricordano le sedute delle personalità eminenti e dei giornalisti che ammirano le sfilate durante gli eventi della moda che annualmente si svolgono in città.

Tram Passerella

I materiali sono di grande qualità e pregio, sia all’interno che all’esterno: bordi dorato a forma di arco posti sul plexiglass, dorati come i cerchi sul pavimento e i montanti dei finestrini. Il design, comunque, è netto e rigido: oltre alla lunga passerella, vediamo come il telaio sia sviluppato in verticale, tendenza enfatizzata dai vistosi pannelli solari e dai finestrini molto lunghi. Lo stesso Tram Passerella, visto frontalmente, è stretto e alto.

Tram Passerella

Nemmeno il tetto è stato lascisto al caso, come di solito avviene: se nei modelli attuali è un accumulo di elementi tecnici, qui viene ripresa la stessa passerella dell’interno, sempre con gli elementi dorati, per mantenere il design e l’armonia generale. L’esterno è inoltre completamente digitale: anche se ben nascosto perché oscurato, è presente un display che informa i passeggeri in entrata delle prossime fermate, per aiutali quindi a capire sia il percorso sia il numero di fermate che mancano alla loro destinazione.

Tram Passerella

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