Evidentemente al Comune di Milano non bastano 150 milioni di euro all’anno incassati con le multe, e così ecco la notizia che arriveranno 400.000 dollari dalla Bloomberg initiative for cycling infrastructure, per nuove piste ciclabili.
Una buona notizia? Si, perchè sono sicuramente meglio 400.000 dollari che arrivano direttamente da New York, piuttosto che dalle tasche dei cittadini che transitano a Milano. Ovviamente aria di festa da parte dell’assessora alla Mobilità del Comune di Milano Arianna Censi, “Siamo orgogliosi di essere stati selezionati per questo prestigioso premio. Sono anche orgogliosa di poter contare su una struttura che è stata capace di presentare un progetto che ha vinto.”
Tutto bene? Forse. Perché andando a scorrere l’elenco delle altre città partecipanti il quadro cambia. Milano è infatti in compagnia di Fortaleza (Brasile), Addis Abeba (Etiopia), Bogotà (Colombia), Lisbona (Portogallo), Mombasa (Kenia), Pimpri-Chinchwad (India), Quelimane (Mozambico), Tirana (Albania) e Wellington (Nuova Zelanda).
Un quadro un po’ sconfortante, perchè non ci sembra di vedere altre città del calibro del capoluogo lombardo, o se vogliamo città che si presentano con quel tono di superiorità da metropoli moderna e bling bling che il sindaco milanese propone al resto del mondo.
C’è da dire che il progetto milanese in un itinerario di circa 6 km ha come obiettivo di servire gli istituti scolastici per rispondere alle esigenze legate agli spostamenti casa-scuola, creando occasioni di riqualificazioni e per migliorare la sicurezza per tutti gli utenti della strada. Il tutto sperando che l’abitudine di restringere la carreggiata, dipingere righe sull’asfalto e complimentarsi per la nuova ciclabile, sia destinata ad esauristi.
Ben vengano quindi questi 400.000 dollari, che ci mettono al pari di chi ha bisogno di un aiuto perchè da solo non ce la fa. A questo punto non ci resta che fare una delle cosiddette “risate a denti stretti” e vi lasciamo con un vecchio video di una canzone degli Squallor che secondo noi ci sta a pennello: “USA for Italy”,
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