Pare che in Corea abbiano subito capito il problema principale dei monopattini in sharing: la maleducazione delle persone. Si, perchè seppur comodo poter prendere e lasciare un monopattino elettrico (quasi) ovunque, è anche vero che c’è chi se ne approfitta lasciandolo dove non può. Il tutto senza contare gli atti vandalici, con il lancio dei monopattini nei fiumi e nei canali, come abbiamo visto anche nelle nostre città.
La soluzione? Una stazione di ricarica automatica, che è un dispositivo multiuso, visto che impedisce il parcheggio illegale. I monopattini possono essere noleggiati e restituiti solo in determinate aree. Il vantaggio per l’azienda di noleggio è che non richiede un’operazione di raccolta per la ricarica in quanto la ricarica elettrica viene eseguita automaticamente durante il parcheggio.
Non finisce qui, perchè i coreani utilizzeranno anche uno “Smart Scoring”, ovvero un sistema di valutazione delle abitudini di guida per la mobilità personale che analizza e valuta le abitudini di guida del conducente.
Un algoritmo di intelligenza artificiale (AI) raccoglierà i dati grazie ad un dispositivo collegato al monopattino. Si tratta di una tecnologia che può essere applicata ai relativi prodotti assicurativi valutando e assegnando un punteggio alle abitudini di guida sicure individuali, come le violazioni del codice stradale e gli intervalli di guida con altri mezzi di trasporto.
Al momento il sistema coreano, realizzato dal Korea Railroad Research Institute, è in fase di test. L’obiettivo è comunque studiare la possibilità di trasporto connesso dell’ultimo miglio con le stazioni ferroviarie, dalla fermata di arrivo alla destinazione finale utilizzando i monopattini come elementi di mobilità pubblica personale.
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