in tre su monopattino sharing

Monopattini elettrici, è ancora polemica sulla legislazione.

Dopo 15 morti in due anni sui monopattini elettrici serve una la targa come sui ciclomotori, assicurazione obbligatoria e obbligo del casco.

Che ci sia qualcosa che non funziona nella legislazione sui monopattini è sotto gli occhi di tutti. Da una parte gli utilizzatori regolari, ovvero i “proprietari” di monopattini, dall’altra gli utilizzatori dei monopattini in sharing, dall’altra parte ancora il resto del mondo. Qualcuno vuole libertà assoluta, qualcuno vorrebbe abolirli, quello che vediamo nelle cronache sono indicenti con conseguenze gravi, al di là di chi ha ragione o torto.

I nostri amici dell’Asaps, Associazione sostenitori della Polizia Stradale, ha calcolato che sono ben 15 le vittime da quando è scoppiato il fenomeno dei monopattini elettrici, una nel 2020, ben 12 lʼanno scorso e già due nei primi 45 giorni del 2022. Ma lʼaltra sera a Trezzano è morto anche il motociclista che ha travolto il monopattino, perché il pericolo di scontrarsi con questi mezzi poco visibili coinvolge tutti.

In confronto alle automobili la percentuale di incidenti, infortuni e vittime è enorme: si stima che in Italia siano 2,5 milioni quelli che vanno in monopattino elettrico, di proprietà o in sharing, quindi molto meno dei guidatori auto (almeno 15 volte), che sono 40 milioni circa. In 100 incidenti con un monopattino coinvolto, gli infortuni sono 98, contro i 65 degli incidenti auto.

Si, concordiamo con l’Asaps: la legislazione attuali ha troppi buchi e pieghe che non hanno risposte chiare. Dove possono circolare i monopattini? A che velocità effettiva viaggiano? Quanto sono visibili? Perchè non hanno targa ed assicurazione non essendo biciclette? Lo diciamo da tempo e ci associamo alla richiesta di Giordano Biserni, Presidente Asaps.

Serve una legge per introdurre la targa come sui ciclomotori, lʼassicurazione obbligatoria, l’obbligo del casco per tutti e non solo per i minori di 18 anni. Il Governo lascia in balia degli eventi i comuni e le regioni, che tentano di legiferare localmente come nel caso di Firenze ma senza riuscirci, e mettendo nelle condizioni alla Regione Lombardia di chiedere leggi più chiare.

Ci sarebbe invece da discutere se introdurre un obbligo su una sorta una “tenuta” dʼabbigliamento che sia nitidamente visibile, perché basterebbe semplicemente regolamentare meglio la potenza e la visibilità delle luci anteriori e posteriori.

LʼAsaps ha preparato un opuscolo sui “Monopattini elettrici: Regole da seguire, sanzioni, consigli”, disponibile gratuitamente.

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