Come avevamo anticipato nei mesi scorsi, sta per arrivare il giro di vite per quanto riguarda l’uso dei monopattini elettrici. Una situazione creata dal governo precedente, che con l’equiparazione dei monopattini alle biciclette, aveva dato l’impressione di un “libera tutti” secondo la quale non essendoci regole per le bici, anche se non è vero, ognuno poteva fare come gli pareva, anche se non è vero. Un crescendo di incidenti ed episodi spiacevoli incrementati dall’impossibilità di rintracciare i colpevoli, non essendoci una targa identificativa.
Ed ora il governo Draghi cerca di metterci una pezza, all’interno del DL Infrastrutture Sicurezza Stradale, in discussione in questi giorni. Le modifiche tramite emendamenti sono 434 ed ovviamente non riguardano solo la micromobilità.
Per i monopattini elettrici vengono proposti nuovi obblighi assicurativi, in modo da poter risarcire gli eventuali danneggiati in un incidente stradale. Viene proposta una targa per identificare il mezzo così come di estendere l’obbligo del casco a tutti, maggiorenni compresi.
Per quanto riguarda invece i monopattini in sharing in free floating, viene proposta la possibilità per i Comuni di individuare spazi riservati alla sosta dei monopattini, contraddistinti da un’apposita segnaletica. In questo modo si dovrebbe evitare la maleducazione di chi lascia il monopattino infischiandosene completamente del passaggio ad esempio di pedoni o disabili.
E’ inoltre possibile che venga creata una una nuova classificazione dei veicoli per le biciclette elettriche, che offrono prestazioni ovviamente maggiori di una bici tradizionale.
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