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I monopattini a Copenhagen sono stati banditi dal centro

Questi monopattini sono sempre più al centro del dibattito

Chi avrebbe mai detto che i monopattini a Copenhagen sarebbero stati banditi? Da molti visti come “il futuro della mobilità dolce”, nella capitale danese, la città dove il traffico delle biciclette ha superato quello delle automobili. Ebbene si, come da noi, hanno talmente infastidito la popolazione al punto che l’amministrazione ha deciso di fare letteralmente piazza pulita: questi mezzi sono stati infatti vietati nel centro storico e nei vari “Ponti”, (il modo con cui la città chiama i suoi quartieri, come Nørrebro, Østerbro e via dicendo).

Monopattini a Copenhagen: per i radicali è una decisione esagerata

La decisione è stata presa nella giornata di giovedì 8 Ottobre dall’amministrazione cittadina, che ha appunto deciso di “spedire” i monopattini elettrici fuori dalla città e quindi, di fatto, impedendo alle aziende di noleggio di fare il loro lavoro. I monopattini sono stati banditi in praticamente tutta la città: i quartieri colpiti sono Indre By, il centro storico, Østerbro, Nørrebro e Vesterbro (rispettivamente, i quartieri Est, Nord e Ovest) e alcune parti di Amager e Valby, i due quartieri più periferici.

Questa decisione ha particolarmente infastidito la Sinistra Radicale di Copenhagen. Mette Annelie Rasmussen, capogruppo dei Radicali di Copenhagen, dice che è uno scandalo, in quanto ovunque nel mondo ormai i monopattini elettrici grano per le strade, e dichiara la Capitale danese e la sua mentalità avversa ai monopattini elettrici come segnale di inadeguatezza all’innovazione e al futuro.

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Questa dichiarazione arriva insieme a un discorso più responsabile. Rasmussen e Sinistra Radicale sono consapevoli che ci sono molti problemi legati a questi mezzi, e che servono delle regole ferree, come del resto servirebbero anche in Italia, per permettere un utilizzo sicuro e responsabile dei monopattini a Copenhagen. Proprio per questo, Rasmussen vede la decisione di bandire i monopattini dalla Capitale come una mancanza di volontà dei Socialdemocratici di trovare una soluzione.

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I Radicali spingono per un ripensamento riguardo i monopattini a Copenhagen

L’assessore alla Tecnologie e all’Ambiente di Copenhagen, Ninna Hedeager Olsen, si dice molto soddisfatta, mentre Lars Weiss, capogruppo dei Socialdemocratici, afferma che i cittadini hanno ancora la possibilità di usare il loro monopattino elettrico, ma dichiara che è meglio lasciare piazze e marciapiedi libere anche alle persone con disabilità, oppure per metterci delle panchine per “godersi birra o caffè”. Una dichiarazione che, per molti, è un po’ campata per aria.

I Radicali comunque speravano e sperano ancora di poter trovare una soluzione che permetta alle aziende di noleggio di continuare il business dei monopattini in sharing a Copenhagen. In generale, comunque, la mappa scelta dall’amministrazione comunale per l’uso di quei veicoli è stata giudicata come troppo restrittiva, e puntano a una regolamentazione con dei requisiti ferrei e severi da rispettare, insomma seguendo l’ottimo esempio di quanto fatto con le biciclette, che a Copenhagen e Danimarca godono di vere e proprie strade e addirittura autostrade in costruzione per permettere anche ai pendolari di pedalare da casa alla città lasciando da parte l’auto.

Il dibattito è, quindi, tutt’altro che chiuso. Ma è chiaro che, ovunque in Europa, i monopattini elettrici hanno seriamente bisogno di essere regolamentati: troppi infatti gli incidenti dovuti all’uso poco responsabile dei mezzi; e troppe volte sono lasciati ovunque, in mezzo alla strada o in mezzo al marciapiede.

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