Parcheggio su rotaie tram a Milano: cosa succede

A Milano non si potrà parcheggiare in centro per più di due ore

Nel centro di Milano non sarà possibile parcheggiare per più di 2 ore, il biglietto trigiornaliero dei mezzi costerà tra 3 e i 6 euro in più.

Si fa sempre più dura la vita degli automobilisti nella metropoli lombarda. A partire dal prossimo mese di novembre, la sosta nella Cerchia dei Bastioni subirà ulteriori restrizioni, mettendo a dura prova la pazienza di chi utilizza l’automobile.

Come stabilito dalla Giunta lo scorso luglio, i cambiamenti riguarderanno la sosta a pagamento, che diventerà la norma tutti i giorni della settimana, dalle 8 del mattino alle 19 di sera. Tuttavia, l’aspetto che lascerà sicuramente un amaro sapore in bocca agli automobilisti è la durata massima concessa: solamente 2 ore consecutive per ciascuna area di sosta, senza alcuna possibilità di proroga. Naturalmente, alcune categorie di veicoli resteranno esenti da questo “disagio” finanziario.

Per chi sperava in una tregua serale sarà deluso. Dopo le 19 e fino a mezzanotte, la sosta continuerà a costare per le prime 2 ore, congelando ogni speranza di un respiro di sollievo. L’unica costante rimarrà la possibilità di sostare gratuitamente nelle ore notturne, tra le 24 e le 8 del giorno successivo.

Gli automobilisti milanesi dovranno fare i conti con queste nuove restrizioni, che si aggiungono a una serie di sfide quotidiane legate alla mobilità nella città come Area B ed Area C, e gli aumenti del ticket d’ingresso. Un altro tassello nell’evoluzione di una realtà che rende sempre più difficile la vita di chi si affida all’auto come mezzo di trasporto.

Va male anche per pendolari e turisti che utilizzano i mezzi pubblici, sempre più salati. A partire dal prossimo gennaio, il biglietto “trigiornaliero” di Atm, che consente l’uso del trasporto pubblico per tre giorni consecutivi, subirà un rincaro che farà pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. L’aumento tariffario colpirà con forza, ovvero tra i 3 e i 6 euro in più a seconda delle zone. Una mazzata per chi già deve far fronte a costi di vita sempre più elevati in una città dove è lo stesso Comune a volere la mobilità pubblica come unico mezzo per gli spostamenti.

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