Ci risiamo, l’uso sconsiderato dei monopattini elettrici in sharing non conosce distinzioni di età. Se era nella cronaca comune erano i giovani additati come responsabili del cosiddetto monopattino selvaggio, qui c’è in pratica una famiglia intera. Nell’immagine dell’Ansa, sul monopattino questa volta sono in tre, tutti senza casco e uno di loro è un bimbo, abbracciato alla donna che sta guidando.
Per chi conosce Milano avrà sicuramente identificato il luogo dove è stata scattata l’immagine, ovvero in piazza Duomo nei pressi dei portici della Libreria Mondadori. Quindi nel luogo che dovrebbe essere più presidiato della città da parte delle Forze dell’Ordine.
Torniamo quindi alle critiche che avevamo fatto fin dall’inizio non al monopattino elettrico, si badi bene, ma ad una legalizzazione che permette a chiunque di fare quello che gli pare, sapendo che la possibilità di essere identificato è pressoché nulla. Non ci sono targhe, non c’è assicurazione, non c’è obbligo del caso per gli adulti. Una impunità che, come abbiamo visto, si amplifica sui monopattini in sharing. La tanto sbandierata operazione di sensibilizzazione voluta dal Comune di Milano per metterci una pezza, non è servita a nulla.