Uno dei principali operatori ferroviari del Giappone, JR East, ha annunciato il progetto per introdurre treni ad alta velocità Shinkansen completamente autonomi entro la metà degli anni 2030. Il progetto punta a migliorare l’efficienza operativa e rispondere alla crescente carenza di manodopera, soprattutto in un Paese con una popolazione sempre più anziana.
I famosi treni Shinkansen, che possono raggiungere velocità fino a 300 km/h, sono da oltre mezzo secolo un’icona del sistema di trasporto pubblico giapponese. Dal 2028, JR East inizierà a testare treni dotati di un secondo grado di automazione, in cui un macchinista sarà presente solo per intervenire in caso di emergenza. Questi test si svolgeranno su un breve tratto tra le stazioni di Nagaoka e Niigata.
L’anno successivo, la compagnia ferroviaria prevede di avviare test con treni completamente autonomi, su una linea non in servizio. Il piano prevede di estendere questa tecnologia entro il 2030 sulla linea Joetsu Shinkansen, che collega Tokyo a Niigata.
L’iniziativa fa parte del progetto di trasformazione “Transformation 2027“, lanciato da JR East nel 2018, con l’obiettivo di innovare la tecnologia ferroviaria giapponese. Oltre a migliorare l’efficienza, l’automazione potrebbe contribuire a risolvere alcune problematiche demografiche del Giappone, dove 1 persona su 10 ha più di 80 anni e la popolazione lavorativa è in diminuzione.
Nonostante le preoccupazioni relative all’uso della guida autonoma, l’automazione dei treni è vista come un’opzione più sicura rispetto alle automobili su strada, grazie a percorsi predefiniti e meno variabili.