ebike truccata

Fermato con e-bike truccata a 73 km/h, la distrugge: maxi-multa e processo per danneggiamento

Un 44enne è stato multato per 6.128 euro a Feltre dopo essere stato sorpreso su un’e-bike truccata. Distruggendo il mezzo sequestrato, ora rischia guai ancora più seri.

Un uomo di 44 anni, residente a Feltre (Belluno), è stato fermato dai carabinieri mentre sfrecciava su una bicicletta elettrica modificata, capace di raggiungere 73 km/h. Oltre alla maxi-multa da 6.128 euro, l’uomo è finito nei guai per aver distrutto il mezzo sequestrato, gesto che ora lo porterà in tribunale per danneggiamento di cose sottoposte a sequestro.

Il controllo e la scoperta della e-bike truccata

L’episodio risale al luglio 2024, quando i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno notato un ciclista procedere a velocità decisamente troppo elevata per una bicicletta elettrica. Dopo averlo fermato, gli agenti hanno scoperto che si trattava di una e-bike ad alta potenza modificata con un acceleratore manuale, capace di superare il limite di 45 km/h imposto per questa categoria di veicoli, arrivando fino a 73 km/h.

Secondo la legge, una bicicletta elettrica è tale solo se il motore ha una potenza massima di 250 Watt e assiste la pedalata fino a 25 km/h. Superate queste soglie, il mezzo diventa un ciclomotore, soggetto a immatricolazione, assicurazione, targa e obbligo di casco. Il 44enne, però, circolava senza rispettare nessuna di queste regole.

Le violazioni accertate hanno portato a una multa complessiva di 6.128 euro, suddivisa tra mancanza di immatricolazione, assicurazione, targa, patente e casco. La e-bike è stata sequestrata, e l’uomo è stato nominato custode giudiziario del mezzo, in attesa della confisca definitiva.

La distruzione del mezzo e la denuncia

Nel novembre 2024, il prefetto di Belluno ha ordinato la confisca della e-bike, stabilendo che il ciclista la consegnasse a una carrozzeria autorizzata. Dopo settimane di ritardo, l’uomo ha finalmente portato il mezzo alla ditta incaricata il 23 gennaio 2025, ma in condizioni disastrose, ovvero con copertoni tagliati, cavi elettrici tranciati, batteria rimossa, sella e catena mancanti.

Alla richiesta di spiegazioni, il 44enne ha ammesso il gesto, dichiarando: “L’ho fatto solo per impedire che venisse messa all’asta“. Ora, oltre alla multa, dovrà affrontare un processo per danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, con il rischio di sanzioni ancora più pesanti.

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