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Decreto Rilancio: il buono mobilità di 500€ per bici e monopattini NON è per tutti!

Il buono vale sono per residenti in comuni maggiori di 50.000 abitanti.

Decreto rilancio buono mobilità – Nel Decreto Rilancio annunciato ieri sera dal Presidente del Consiglio dei Ministri, ci sono una serie di incentivi che riguardano l’acquisto di autovetture, moto e scooter, nonché di biciclette anche a pedalata assistita, e di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica.

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Buono Mobilità: cosa prevede

Vediamo cosa prevede il buono mobilità nel dettaglio dal Decreto Rilancio del 13 Maggio

Per il 2020 sono stati stanziati 120 milioni di euro: “per residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, è riconosciuto un “buono mobilità”, pari al 60% della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 500, a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica di cui all’articolo 33- bis del decreto – legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8 ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.”

Attenzione quindi che il bonus vale solo ed esclusivamente per i residenti nei comuni con oltre 50 mila abitanti che, dati Istat alla mano, sono circa 150. In pratica, agli abitanti delle città che dovrebbero già avere a disposizione i mezzi pubblici viene messo a disposizione il bonus. A chi invece abita nel cosiddetto “hinterland” e che è costretto a fare il pendolare, non spetta nulla. Peccato, perchè poteva essere un ottimo sistema per incentivare le persone a lasciare le auto fuori città ed utilizzare mezzi alternativi per l’ultimo tratto.

Infine, “Tale ‘buono mobilità’ può essere richiesto per una sola volta ed esclusivamente per una delle destinazioni d’uso previste.”

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Modifiche al Codice della Strada

Per consentire la regolare circolazione di biciclette, monopattini e mezzi di mobilità urbana sostenibile, è stato modificato il codice della strada.

E’ stata introdotta la “Casa avanzata“, ovvero una linea di arresto dedicata alle biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto di tutti gli altri veicoli. Questo per garantire maggior sicurezza alla circolazione delle due ruote a pedale.

E’ stata inoltre introdotta la definizione di “Corsia ciclabile“, ovvero la “parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede. La Corsia ciclabile è parte della ordinaria corsia veicolare, con destinazione alla circolazione dei velocipedi”.

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La parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede. La bike lane è parte della ordinaria corsia veicolare, con destinazione esclusiva alla circolazione dei velocipedi, eliminando ogni forma di promiscuità di circolazione con altre tipologie di veicoli, con indubbi vantaggi sulla sicurezza e snellimento della circolazione.

Infine la “Casa avanzata” potrà essere realizzata “lungo le strade con velocità consentita inferiore o uguale a 50 km/h, anche se fornite di più corsie per senso di marcia, ed è posta a una distanza pari almeno a 3 metri rispetto alla linea di arresto stabilita per il flusso veicolare”.

 

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