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Ciclista fa un incidente contromano e, non contento, chiede il risarcimento: ecco com’è finita

Un ciclista di Mestre che, dopo aver provocato un incidente con un’auto, aveva chiesto il risarcimento alla donna che era al volante.

Chissà il senno e il pudore dove li aveva lasciati quella mattina di maggio del 2015, quando in sella alla sua bicicletta, mentre viaggiava contromano, si è schiantato contro una vettura.

Già, perché, per nulla pentito dell’accaduto, ha prima sostenuto di essere stato investito dall’auto, ricevendo dall’assicurazione della donna che era al volante un acconto di 10mila euro, e poi ha portato in tribunale l’automobilista, chiedendo il risarcimento integrale dei danni subiti.

E’ accaduto a Mestre, come raccontato anche da Il Gazzettino. Sette anni dopo, la vicenda per lui è finita malissimo: il giudice di pace, infatti, non ha solo respinto la richiesta di risarcimento, ma lo ha condannato a rifondare le spese, quasi 10mila euro, tanti quanti l’acconto che, con ogni probabilità, sarà costretto a restituire. Il ciclista aveva raccontato il tribunale di essere caduto per colpa di una precedenza non rispettata dalla donna, ma la sua versione non ha retto, anche grazie alla testimonianza di un altro automobilista che aveva assistito all’incidente.

E’ quindi emersa la verità dei fatti: l’uomo stava marciando contromano, come succede spesso anche a tanti automobilisti imprudenti, ed è letteralmente piombato contro la vettura che, al contrario, si era già immessa sulla strada principale.

Una richiesta evidentemente “infondata”, l’ha definita il giudice. Chissà se ora il ciclista avrà anche il fegato di ricorrere in appello…

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