Era stata salutata dai media italiani come l’iniziativa assolutamente da copiare, quella attuata in Germania con un biglietto ferroviario mensile a 9 euro. In questo modo, secondo i promotori, le persone avrebbero smesso di usare l’automobile.
Le premesse c’erano, perchè il biglietto dava diritto all’accesso a tutte le reti ferroviarie e di trasporto pubblico della Germania. Ma attenzione, tutto tranne i treni ad alta velocità.
Smaltita la sbornia iniziale, con 38 milioni di biglietti venduti con treni e stazioni affollati, le autorità hanno iniziato a fare i conti. Alcuni studi condotti a Monaco di Baviera da parte di TomTom, hanno rilevato che la congestione del traffico è diminuito di ben… 3 punti percentuali.
9 euro per viaggi illimitati, e solo il 3% di traffico in meno?
Il motivo è semplice, e non ci voleva un genio per prevedere cosa sarebbe accaduto. Chi usava l’auto, ha continuato ad usarla. Il biglietto da 9 euro è stato comprato da persone che hanno utilizzato i treni per le vacanze e per viaggi che altrimenti non avrebbero potuto fare. In pratica, persone anziane e a basso reddito hanno potuto fare viaggi che non sarebbero stati alla loro portata. Un esempio? Come riportato da Repubblica, lo sbarco dei punk a Sylt, l’isola più bella della Germania.
Secondo i viaggiatori, il vantaggio maggiore del biglietto è stato quello di semplificare gli spostamenti in Germania. Chi viaggia in treno in Germania tende a doversi districare tra numerose tariffe e percorsi complicati, il biglietto unico ha permesso ai viaggiatori di passare facilmente dal treno al tram all’autobus, se necessario.
Di sicuro impatto l’affermazione di Lukas Iffländer, vicepresidente di Fahrgastverband Pro Bahn, un’associazione di passeggeri:
Il biglietto dimostra che la gente vuole usare il trasporto pubblico, quando è facile da usare e quando è conveniente.
Anche qui, non ci voleva una laurea in economia o in sociologia per poter dire che le persone preferiscono il trasporto pubblico quando è gratis, o quasi.
Ma anche la ricca Germania deve fare i conti con i costi di queste iniziative. Si parla di ben 2,5 miliardi di euro, che non sono bruscolini soprattutto se erogati in così poco tempo. La politica è intervenuta, e le polemiche sono andate di pari passo.
Così, a quanto pare, la costosa iniziativa, che terminava il 31 Agosto, è destinata a non essere ripetuta il prossimo anno. 2,5 miliardi di euro per una diminuzione del traffico del 3% sono davvero un po’ troppi.
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