Barcellona ha puntato sui bus elettrici senza dotarli di colonnine: i mezzi nuovi sono inutilizzati

A Barcellona hanno investito su nuovi autobus elettrici ma non sulle infrastrutture per ricaricarli: la metà dei bus sono fermi.

Già dal 2022, TMB, la società che gestisce il trasporto pubblico di Barcellona, si è dotata di autobus elettrici, con un investimento di 46 milioni di euro e l’obiettivo di averne 232 entro il 2024, per avere un quarto della sua flotta a emissioni zero.

Peccato, però, che circa 40 di questi mezzi siano fermi perché non ci sono abbastanza punti di ricarica. Tutto il mondo è paese, quindi. Andiamo allora a vedere cosa è successo.

Bene le intenzioni, ma la resa…

Solo a marzo, TMB ha introdotto 78 autobus elettrici, ma più della metà di loro, 41, attualmente sono fermi e non sono in grado di attuare il servizio perché la città catalana non ha abbastanza punti di ricarica elettrica.

Curiosa la giustificazione della società dei trasporti: pare infatti che la guerra in Ucraina e gli effetti della pandemia hanno avuto un impatto sulle forniture, ma sta lavorando per risolvere il problema il prima possibile insieme ai fornitori per rimettere in servizio gli autobus, ma senza indicare una scadenza specifica. Si spera che si risolva nel giro di poche settimane.

Difficile dire quanto di ciò sia vero, e non sappiamo gli accordi e la situazione della Spagna in tal senso.

Ma quantomeno Milano, con tutti i suoi difetti, insieme ad ATM si è impegnata in un processo di elettrificazione più completo. Sono stati acquistati progressivamente autobus elettrici e sono stati forniti i depositi delle infrastrutture necessarie, ma anche installando le gigantesche ricariche a induzione in alcune zone della città, su tutte Viale Zara.

Questo per dire che è comprensibile la voglia di elettrificare la flotta di autobus, visto che sono mezzi che fanno percorsi relativamente brevi, spesso molto vecchi. Ma bisogna farlo con criterio, altrimenti, come dichiarato dalla stessa TMB, si finisce per lasciare inutilizzato il nuovo e utilizzare autobus con oltre 20 anni di età. Ed ovviamente tenere fermi i bus elettrici potrebbe influire sulla loro operatività futura.

Anche a idrogeno

Nonostante questo, TMB continua nel suo lodevole processo di decarbonizzazione della flotta. Oltre ad avere 232 autobus elettrici entro il 2024, TMB vuole aggiungere anche 44 autobus a idrogeno sempre entro quella data, per ridurre le emissioni di 4785 tonnellate di CO2 e 22 di NOX ogni anno.

Speriamo, allora, che oltre alle colonnine si concentri anche sull’ampliare la rete di rifornimento di idrogeno, attualmente composta di un solo distributore di sua proprietà.

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