Viaggio Sahara enduro 2019 – Nel Sahara a fare Enduro tra le dune del deserto. Un’esperienza adrenalinica e divertente per veri appassionati e per il Bomboogie Riders Clan.
Bomboogie si evolve collezione dopo collezione ma resta fedele alle sue passioni. Oltre dieci anni come sponsor all’Eicma, la collaborazione con Officine GP Design e la moto personalizzata total black. Il mondo dei motori è nel dna del brand e il viaggio fino a Capo Nord a cavallo tra 2017 e 2018, è stato solo il giusto prosieguo di un percorso intrapreso tempo fa.
È nato così Bomboogie Riders Clan. Persone ordinarie che compiono cose straordinarie per seguire le proprie passioni. Questa è la filosofia di Bomboogie e il viaggio fino a Capo Nord è stata la dimostrazione che per certe cose bisogna metterci il cuore per renderle possibili.
Alessandro, Emilio e la Crew la calzano come un guanto questa filosofia. Alessandro è nel commercio di ostriche. Emilio fa l’ingegnere. Ma appena hanno un momento libero sono in sella alle loro due ruote e tirano a tutto gas.
L’anno scorso, intrepidi, sono partiti a fine dicembre: Torino-Capo Nord. 14 giorni. 8.500 chilometri. 9 nazioni. Punte di -30 gradi. È passato un anno. Lo scenario è cambiato. Ma la passione rimane la stessa.
Alessandro, Emilio e la Crew di nuovo in sella. Questa volta è il deserto. Questa volta è l’enduro, un grande amore. Nessuna esitazione dunque, direzione Sahara. Un viaggio avventura in moto enduro alla scoperta del deserto, con le sue magiche notti stellate e seducenti dune.
Un’avventura all’insegna del divertimento e di paesaggi incantevoli, che porta indietro nel tempo fino ad assaporare le magiche atmosfere delle grandi spedizioni sahariane.
Chiunque ami l’enduro ne ha sicuramente sentito parlare. Douz è la meta: dune di sabbia fino all’orizzonte, una camionetta con il carico di gas, zero pensieri.
La sensazione di guidare sulle dune di sabbia è indescrivibile. Adrenalina pura e niente pensieri. L’assenza di pensieri è quello che ti fa conquistare la duna successiva: su e giù a tutto gas, in un moto continuo fino a quando il serbatoio è a secco.
Il deserto è una immensa distesa di sabbia a disposizione. Così la vedono Alessandro, Emilio e i loro amici. Una immensa distesa di sabbia per dare sfogo a quella voglia di andare, sentire il motore, ancora andare. Perché a volte andare è tutto quello che conta, anche quando non si sa bene dove. E nel deserto non sai dove vai, perché è tutta sabbia e l’orizzonte non ha limiti e solo laggiù ma chissà laggiù dove si trova.
Quando arriva la sera, si monta la tenda. Funziona così nel deserto. La guida si appresta a preparare il pane. Lui sa come fare, ha tutto l’occorrente. Un pezzo di tela che stende con cura sulla sabbia, un sacco di farina e un po’ di acqua. Mentre impasta, racconta storie. Leggende del deserto e dei suoi abitanti. Ogni sera una diversa e intanto la notte scende e si accende il fuoco.
La tenda deve restare sempre chiusa perché altrimenti gli scorpioni entrano. Gli scorpioni nel deserto hanno la coda che contiene un veleno letale. Questa non è una leggenda. Quindi meglio che restino fuori dalla tenda.
Quando si finisce di mangiare e le parole si esauriscono, resta il silenzio e il cielo stellato. Allora non rimane che coricarsi. Si va a letto presto nel deserto, anche perché non c’è niente da fare. Nessuna televisione e il cellulare non prende.
Il giorno dopo si risale in sella e si parte di nuovo. Su e giù per le dune a tutto gas. A tutta birra. Senza pensare. Andare sulla sabbia è come andare sul ghiaccio. La tenuta della moto è la stessa: slitta in continuazione e bisogna tenerla. Ci va forza a fare enduro e un’energia inesauribile, ma quando il motore va e lo senti rombare sotto di te, diventi euforico e niente ha più importanza. Hai presente la sensazione? Qualcuno la chiama libertà.