La collezione Tissot PR516 2024 rappresenta un perfetto connubio tra passato e presente, con una chiara ispirazione al design degli anni ’70, questi orologi sono stati pensati per chi ama la competizione.
Tissot ha svelato la nuova collezione PR516, una serie che segna l’apertura di un nuovo capitolo nella storia del brand. Questa linea, una rivisitazione aggiornata di un celebre modello degli anni ’70, presenta orologi dal design vintage ma dotati delle ultime innovazioni tecnologiche. La collezione comprende varianti sia meccaniche che al quarzo, concepite per incarnare lo spirito della competizione con un estetica decisamente sportiva.
Gli orologi PR516 di Tissot sono caratterizzati da un design dinamico e versatile, perfetto per qualsiasi occasione. La cassa affusolata in acciaio è dotata di tre contatori per le funzioni cronografiche, un tachimetro e un pulsometro sulla lunetta, strumenti ideali per misurare la velocità e la frequenza cardiaca durante le attività ad alta adrenalina. La variazione del posizionamento dei contatori tra i modelli meccanici e quelli al quarzo offre un distintivo tocco di diversità. Rivestimenti in Super-LumiNova su lunetta, indici e lancette garantiscono un’eccellente visibilità in ogni condizione di luce. Il bracciale bombato in acciaio aggiunge un tocco di raffinatezza. Dotato di un sistema che lo rende rapidamente intercambiabile, il bracciale può adattarsi sia a un abbigliamento formale che a look più casual.
Il cronografo meccanico PR516 si distingue come espressione della maestria artigianale di Tissot essendo dotato di un nuovo movimento meccanico svizzero a carica manuale. Il movimento Valjoux A05.291 ha una impressionante riserva di carica di 68 ore. Questa durata estesa è ottenuta attraverso un’architettura del bariletto di nuova concezione. Il vantaggio per chi lo indossa è significativo: l’orologio può durare comodamente un intero weekend senza bisogno di caricarlo.
Un altro attributo chiave dell’A05.291 è la sua resistenza ai campi magnetici. L’incorporazione di Nivachron nella molle del bilanciere riduce significativamente l’impatto dei campi magnetici Il movimento è dotato del sistema di regolazione Chrono di Eta. Il cronometro offre un’elevata precisione. Funzionando a una frequenza di 28.800 vibrazioni all’ora (4 Hz), l’A05.291 è progettato per prestazioni ottimali. Dotato di indicazioni di ore, minuti e piccoli secondi, include anche una funzione cronografica con contatori di 60 secondi, 30 minuti e 12 ore. Infine il cronografo meccanico ha una cassa di 41 mm e un vetro zaffiro in stile “glassbox” ed un fondello a vista che svela la complessità del suo meccanismo interno.
Parallelamente, i modelli al quarzo della collezione PR516 offrono la precisione e l’affidabilità caratteristiche di Tissot, mantenendo un design pressoché identico alla variante meccanica ma a un prezzo più accessibile. Questi orologi, con cassa da 40 mm e movimento al quarzo G10.212 Powerdrive, si presentano come la scelta ideale per chi cerca la praticità senza rinunciare allo stile e alla tradizione del marchio.
Tissot PR516 2024: la campagna
La campagna di Tissot per il nuovo PR516 mette in risalto lo spirito di libertà e l’esplorazione di paesaggi sconfinati. È un omaggio agli anni ’70, enfatizzato dalla bellissima auto d’epoca di quei tempi. Un viaggiatore solitario guida attraverso il deserto. Il protagonista esce dalla sua auto verso l’ignoto sconfinato. Tenendo il binocolo, osserva l’orizzonte. All’improvviso, un luccichio attira la sua attenzione da una figura distante. Incuriosito, scruta attraverso il binocolo e vede una persona di passaggio con borse Tissot, il sole che si riflette sul suo orologio, creando una connessione fugace in questo mondo desolato.
Mentre continua il suo viaggio, si trova ad affrontare un nuovo imprevisto: un semaforo rosso solitario nel vuoto del deserto. Guarda l’orologio con trepidazione. Quando la luce diventa verde, preme l’acceleratore, proiettato verso l’ignoto. Procedendo nel suo viaggio, nasce un senso di disorientamento. Recuperando una mappa della Svizzera dal vano portaoggetti, contempla le sue origini e il probabile capolinea. La mappa stesa sul cofano dell’auto e l’orologio al polso diventano simboli della sua ricerca di direzione in questo paesaggio sconfinato.
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