Giacche da uomo Avirex 2023: Nice Footwear e Avirex presentano, per la prima volta insieme, la collezione di giacche dell’iconico brand con la stella alata, frutto della recente costituzione di una Joint Venture con il marchio storico e internazionale Avirex. Una sinergia importante che vede il lancio di una linea di capispalla dallo stile military e sportivo, simbolo dell’identità del marchio che in origine realizzava giacche di pelle per l’esercito, la marina e l’aeronautica degli Stati Uniti.
Giacche da uomo Avirex 2023: la nuova collezione
Il G1 è il capo storico di Avirex, pratico e tecnico, proposto in tutte le collezioni. Originariamente realizzato in pelle di cavallo, oggi è un giubbotto lavato in pelle di capra pakistana marrone scuro. Avirex realizza i suoi capi “seguendo la materia prima”: lo stesso esercito americano voleva che le pelli di capra fossero trattate e prodotte in Pakistan, perché lì non esistono allevamenti e gli animali sono allo stato brado.
È un tipo di pelle molto spessa e resistente: oggi, la qualità fornita agli aviatori USA, è esattamente la stessa dei capi in vendita destinati ai civili. Il colletto è in pelliccia shearling di montone, sul petto porta una patch con il nome dell’aviatore; all’interno ha un taschino porta occhiali, ma il “pezzo forte” resta la fodera interna: cucita nel giubbino, c’è infatti la cartina geografica della Normandia, con una piccola tasca porta bussola. Questo in memoria del fatto che i piloti, un tempo, cucivano nelle giacche le mappe dell’area su cui dovevano operare, azione estremamente utile in caso di abbattimento dell’aereo.
Nel 1986 la Paramount Pictures ha prodotto un film ispirato alla vita dei piloti di caccia, Top Gun, destinato a diventare un vero cult. Il protagonista, Pete “Maverick” Mitchell, interpretato da Tom Cruise, icona con giacca e occhiali da sole, indossava proprio un G1 in pelle prodotto da Avirex. Il nome Maverick deriva dall’omonima Contea in Texas, da cui proveniva il padre di Pete, Duke Mitchell. Anche in Top Gun 2 Tom Cruise ha indossato un G1: nel film, era il giubbino appartenuto proprio al padre. Le patch hanno tutte un significato differente, e rappresentano le missioni portate a termine da Pete o da Duke.
Il MA-1 è invece il “bomberino” tradizionale. All’epoca veniva realizzato con l’interno arancione brillante, concepito come un double face: era utilizzato dalla marina USA, e sul ponte della porta aerei veniva indossato al rovescio, per aumentare la visibilità dei militari. Oggi porta anch’esso nella fodera interna la cartina della Normandia, ed è rimasto, per i civili, un capo classico, traspirante, impermeabile, four seasons e unisex, proposto in due colori (verde e blu scuro). Realizzato in resistente nylon, presenta le patches a sinistra, dove c’erano i gradi militari. Sul collo è invece cucita l’etichetta con la descrizione del prodotto (nome, origine, fabbrica, anno di produzione, etc.)
Infine, il MA-2, capo storico anche questo, proposto con e senza patch e ispirato al MA-1 del ’53. È un giubbino più strutturato, con pratiche tasche (due interne, due con chiusura a soffietto laterali e quattro sul petto) e l’elastico arriccia manica. Una giacca in nylon, più dura e compatta del MA-1, declinata in tre colori classici: nero, blu navy e verde militare.
La versione con patches prende ispirazione dalla “Nose Art”, ovvero la personalizzazione attraverso disegni decorativi, della fusoliera degli aerei militari, di solito quella anteriore. Le patches erano infatti decorate con simboli, stelle, che rappresentavano missioni militari o reparti di cui facevano parte i piloti.
Sul MA-2 oggi sono applicate le iconiche patches del brand Avirex, ovvero Tomcat e Seabees. Inoltre una delle patches, quella con la stella alata posizionata sul braccio, è un fregio militare realizzato manualmente in filo metallico, ed è rimovibile.
La storia
Avirex nasce come piccola fabbrica di New York, proprio in mezzo alle due guerre mondiali: in quel periodo, forniva infatti giacche in pelle agli aviatori americani. Per comprendere il DNA proprio del marchio basta pensare al nome: “Avirex” deriva dal latino avis, uccello, volo, e rex: re. Il re dei cieli, il re del volo, che sta a sottintendere la massima qualità dei materiali e delle lavorazioni.
Non esiste documentazione precisa riguardo la data esatta in cui nacque il brand, che non verrà registrato fino al 1975, ma dai registri dell’esercito USA sappiamo che la fabbrica era attiva già da prima. Il primo esempio noto ci arriva da Charles Lindbergh, l’aviatore americano che portò a termine la prima traversata oceanica in solitaria e senza scalo, da New York a Parigi: durante il volo indossava l’A1, lo storico giubbotto dell’aviazione americana, prodotto da Avirex. Era il 21 maggio 1927.
È stato di fatto il primo brand a produrre giacche di pelle invecchiata, di alta qualità. I nomi dei capi derivano da veri e propri codici militari: nel 1931 viene standardizzato l’A2, tipica giacca da volo: nell’immaginario collettivo, quando si pensa ai piloti della Seconda Guerra Mondiale, li si vede indossare sempre questa giacca, mix perfetto tra stile e praticità.
Dopo l’A2 arriva il B3, il classico montone, e successivamente il G1 in pelle: tutti gli iconici giubbini dell’aviazione, che Avirex continua a produrre ancora oggi.
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