Alla Milano Design Week 2025, Ferrari espone nella sua boutique milanese una serie di oggetti unici che raccontano la storia del marchio attraverso componenti autentici delle sue monoposto. I Collectibles non sono semplici oggetti, ma testimoni di un’eredità che unisce estetica, artigianalità e ingegneria.
Durante la settimana più creativa dell’anno, Milano diventa cornice ideale per accogliere la narrazione estetica e tecnica di Ferrari, che attraverso i suoi Collectibles propone una visione del design capace di attraversare il tempo. Esposti nella boutique Ferrari di via Giovanni Berchet, fino al 13 aprile 2025, questi oggetti speciali nascono dalla volontà di dare nuova vita a elementi meccanici che hanno contribuito a scrivere pagine iconiche del motorsport.
Ogni pezzo racconta una storia di potenza, precisione e passione. Born for speed, reborn for beauty è il messaggio che accompagna la collezione, che si propone come punto d’incontro tra passato e presente, tra funzione e forma.
Design e leggerezza: la visione di Flavio Manzoni
A guidare il progetto c’è il lavoro del Centro Stile Ferrari, sotto la direzione di Flavio Manzoni. La nuova serie di Collectibles è stata pensata con un approccio vicino alla filosofia architettonica, dove il superfluo lascia spazio all’essenziale. L’uso di materiali trasparenti e strutture minimali suggerisce una sensazione di sospensione, favorendo un dialogo visivo tra l’oggetto, chi lo osserva e lo spazio circostante.
Il risultato è un insieme di elementi capaci di richiamare la purezza delle forme, rimanendo fedeli allo spirito Ferrari: quello di trasmettere emozione anche attraverso l’estetica della meccanica.
Componenti iconici: un viaggio nei dettagli
Tra i pezzi esposti, spiccano componenti originali appartenenti ad alcune delle vetture più rappresentative della scuderia di Maranello:
- Il motore F1 048B da 3 litri V10, protagonista della stagione 1999 e montato sulla Ferrari F399, capace di raggiungere 790 CV a 16.300 giri/min.
- Il V12 da 6,3 litri della LaFerrari, derivato da prototipi sviluppati nel 2013, abbinato al sistema ibrido Hy-Kers per una potenza complessiva di 963 CV.
- L’albero a camme della F2003-GA, vettura vincitrice di due titoli mondiali con Michael Schumacher.
- Il sistema di scarico della F60, utilizzata nel campionato F1 del 2009 da Kimi Räikkönen.
- L’albero motore della Ferrari F10, con cui Fernando Alonso ha vinto al debutto nel 2010.
- Un disco freno in carbonio proveniente dalla SF71H del 2018, guidata da Vettel e Räikkönen.
- Una biella e un pistone dalla F150° Italia del 2011, stagione in cui Alonso fu protagonista.
- Un pistone della F2002, monoposto trionfatrice nel 2002 con 15 vittorie su 19 gare, e una biella dalla F1-2000, la vettura del primo titolo di Schumacher in rosso.
Oltre l’oggetto: estetica, artigianalità e memoria
La presentazione dei Collectibles alla Milano Design Week diventa occasione per riscoprire il legame profondo tra arte del movimento e cultura del progetto. Ogni componente selezionato è stato protagonista di performance leggendarie, ma qui viene riletto in una chiave che mette in luce la cura artigianale e la forza visiva della meccanica.
Ferrari propone così una narrazione costruita attraverso frammenti reali della sua storia sportiva, in cui ogni visitatore può trovare un punto di contatto emotivo o estetico. È un invito ad avvicinarsi alla bellezza del dettaglio, alla concretezza del materiale, alla forza evocativa della forma.
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