Il Calendario Pirelli 2024, presentato oggi a Londra, si chiama “Timeless” ed è un’opera d’arte unica nel suo genere, un omaggio all’Africa e alla sua cultura, realizzato dal talentuoso artista visivo ghanese, Prince Gyasi. “Non siamo nati ‘senza tempo’, ma lo diventiamo”, ha dichiarato il visual artist ghanese spiegando che i suoi personaggi, ritratti con i colori e i contrasti decisi che lo hanno reso famoso, sono per lui “come dei supereroi nei quali possiamo identificarci”.
Calendario Pirelli 2024: Timeless, il video del backstage
Sono onorato che Pirelli mi abbia dato l’opportunità di esprimere i miei pensieri, sentimenti ed emozioni sulla loro tela per il 50° Calendario ha dichiarato Prince Gyasi.
Calendario Pirelli 2024: Prince Gyasi, il fotografo
Prince Gyasi è l’ultimo dei 39 artisti che hanno realizzato il Calendario e la sua opera rappresenta la cinquantesima edizione dei sessanta anni di storia di “The Cal”, dal 1964 al 2024, tenuto conto degli anni in cui non è stato pubblicato
Prince Gyasi, nato nel 1995 ad Accra, in Ghana, è un artista visivo autodidatta che ha iniziato a scattare fotografie all’età di 16 anni usando un vecchio iPhone. Con il suo stile unico, Gyasi è riuscito a trasmettere un messaggio potente e pieno di energia positiva attraverso le sue fotografie, creando un’estetica originale e un linguaggio nuovo.
Prince Gyasi, attraverso il suo lavoro, ha voluto rendere omaggio alla sua terra natia, l’Africa. The Cal diventa così è un vero e proprio inno all’Africa, alle sue genti e alla sua cultura. Un viaggio nel colore all’interno di un mondo dalle caratteristiche uniche, attraverso il quale Gyasi ha voluto mettere in luce alcune delle persone che lo hanno ispirato nel corso degli anni.
Per Gyasi, la rappresentazione e la cultura sono aspetti molto importanti. Per questo, ha deciso di svolgere parte del progetto del Calendario Pirelli nel suo paese, il Ghana. Il lavoro di Gyasi è pieno di energia positiva e così riesce a parlare anche alle nuove generazioni.
The Cal secondo Prince Gyasi
Prince Gyasi ha iniziato a pensare ai personaggi che voleva inserire e a che cosa rappresentavano per lui, basandosi sul senso della comunità dell’Africa occidentale. Per lui, uno dei più giovani artisti chiamati a cimentarsi con il Calendario, ha significato tornare alla sua infanzia e pensare alle persone che lo hanno ispirato nei suoi 28 anni.
È diventato il racconto di quello che, agli occhi dell’artista, permette alle persone di essere “senza tempo”. Per Gyasi si tratta per lo più della loro perseveranza e coerenza.
“Quando guardi a un personaggio come Naomi, non è della mia generazione, ma è ancora un’icona per la mia generazione. Può succedere soltanto se sei davvero dedito al tuo lavoro e convinto dei tuoi valori”, commenta Gyasi riferendosi alla supermodel Naomi Campbell, da lui ritratta in “Timeless” con il titolo di “Time Stopper”.
All’interno del Calendario, l’artista ghanese ha sintetizzato queste idee in un suo manifesto dedicato a “coloro che potrebbero essere senza tempo” e destinato a incoraggiare le persone, soprattutto i giovani, a imparare, creare e a loro volta ispirare. “Spero di far capire loro che possono fare quello che vogliono se si impegnano e se sono costanti”, spiega.
I protagonisti
Tutti i personaggi ritratti hanno saputo riconoscere le proprie capacità e si sono affermati. Hanno trovato il loro punto di forza, cambiando il proprio destino. È questo l’essere senza tempo. Le persone che lo sfidano, non seguono ciò che pensa la società, non si lasciano influenzare da età, fama, denaro e sviluppano i propri talenti in modo autentico. Fanno cose che per molti appaiono straordinarie, ma per loro sono normalissime e sono state in grado di cambiare il proprio destino. Non tutti devono essere sotto i riflettori ma possono cambiare la narrativa nel proprio campo o fare qualcosa di diverso, in grado di ispirare a propria volta altre persone.
Il cast è interamente composto da afroamericani guidato da un’icona come Naomi Campbell, insieme a Angela Bassett, Margot Lee Shetterly, Amanda Gorman, Jeymes Samuel, Idris Elba, Tiwa Savage, Sua Maestà Otumfuo Osei Tutu II, Teyana Taylor, Amoako Boafo, Marcel Desailly e il giovane Prince Gyasi.
Uno dei protagonisti del Calendario è Sua Maestà Otumfuo Osei Tutu II, Re dello storico Impero Ashanti dell’Africa occidentale, ritratto al Manhyia Palace insieme alla sua delegazione reale, con il titolo “Royalty”. L’attrice statunitense Angela Bassett rappresenta “Altruistic”; la scrittrice Margot Lee Shetterly e la poetessa Amanda Gorman sono “The Blueprint”; e l’artista contemporaneo ghanese Amoako Boafo è “The Chosen One”.
Gyasi stesso si è dedicato un mese dal titolo “Details”. L’immagine scelta per la copertina e per uno dei mesi rappresenta invece lo “Studious”, un giovane Gyasi interpretato dal piccolo modello Abul Faid Yussif. Sullo sfondo di un vivido turchese, Yussif è ritratto mentre gioca con versioni in miniatura di alcuni degli oggetti che ritroviamo nelle pagine del Calendario: una chiave tenuta in mano da Angela Bassett; pezzi di un orologio provenienti dalla scenografia di Naomi Campbell; scale rosa su cui sale Amanda Gorman; una valigia azzurra trasportata dall’attore, regista, DJ e produttore Idris Elba, “Man of Honour”.
L’attrice e superstar internazionale Tiwa Savage è “Resilience”; lo scrittore, il regista e produttore Jeymes Samuel è “Visionary”; l’imprenditore ed ex calciatore Marcel Desailly è “Focus” e la cantante, artista e attrice Teyana Taylor è “Future Forward”.
Il backstage di The Cal 2024
credit image by Pirelli – dal backstage del Calendario Pirelli 2024 di Prince Gyasi, foto by Alessandro Scotti
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