Sergio Perez è attualmente senza una monoposto per il 2025, dopo la decisione di Red Bull di interrompere il contratto in anticipo.
Il divario di rendimento rispetto al compagno Max Verstappen è stato ritenuto troppo ampio: nella scorsa stagione, il messicano ha totalizzato meno della metà dei punti del campione olandese. Ora il suo nome è in cima alla lista dei possibili piloti per il nuovo team Cadillac, atteso al debutto in Formula 1 nel 2026.
Perez non ha ancora deciso: “Mi prendo sei mesi”
Il 35enne di Guadalajara non ha ancora confermato le proprie intenzioni future. In un’intervista al sito ufficiale della Formula 1, ha dichiarato:
“Mi sono dato sei mesi per valutare tutte le opzioni. Voglio capire bene cosa fare prima di decidere il prossimo passo nella mia carriera.”
Una pausa strategica, mentre il paddock si interroga su chi porterà in griglia il costruttore americano supportato da General Motors.
L’endorsement di Jonathan Wheatley: “Mentalità vincente e chiarezza tecnica”
A parlare in favore di Perez è stato Jonathan Wheatley, ex ingegnere Red Bull oggi team principal di Sauber. In una recente intervista, ha sottolineato come il messicano possieda qualità perfette per un team all’esordio:
“Mi ha sempre colpito la sua capacità di rialzarsi dopo ogni battuta d’arresto. È molto bravo a ricostruire, e anche nella comunicazione tecnica con gli ingegneri è sempre stato preciso e chiaro.”
Secondo Wheatley, la sua esperienza e il modo in cui sa inserirsi nel lavoro collettivo sarebbero determinanti per uno squadra in costruzione come Cadillac.
Esperienza e marketing: l’identikit perfetto per un team esordiente
Con 14 stagioni all’attivo in Formula 1 e sei vittorie nei Gran Premi, Perez ha corso per team diversi e in contesti tecnici eterogenei. Un bagaglio che può rivelarsi fondamentale per guidare lo sviluppo di una monoposto dalle basi.
Ma non è solo la parte sportiva a interessare Cadillac. Come spiega il giornalista Jonathan Noble nel podcast di The Race, c’è anche un aspetto commerciale da considerare:
“Se cerchi un secondo pilota con esperienza e forte impatto commerciale nelle Americhe, Perez è la scelta naturale.”
Non è un mistero, infatti, che Perez abbia garantito a lungo a Red Bull un apporto economico significativo grazie agli sponsor: circa 40 milioni di dollari, secondo indiscrezioni, sarebbero arrivati in parte grazie alla sua figura.
Messico e Stati Uniti: la spinta commerciale che piace a GM
Per Cadillac, marchio a forte identità americana, un pilota con appeal in Nord e Centro America rappresenterebbe un’opportunità unica. La presenza di Perez permetterebbe di aumentare la visibilità del team nei mercati chiave e attirare ulteriori investitori e partner.
In un progetto così ambizioso, ogni elemento di solidità tecnica e commerciale diventa cruciale. E in questo senso, Sergio Perez si candida come uno dei pochi profili in grado di portare equilibrio, competenza e visibilità, dentro e fuori dalla pista.