Il GP di F1 della Cina si è chiuso in tono minore per Lewis Hamilton, che dopo la vittoria nella Sprint Race di sabato ha faticato nella gara domenicale, chiudendo al sesto posto. Le aspettative erano alte, ma le modifiche apportate alla SF-25 tra sabato e domenica si sono rivelate un passo falso.
Al di là della squalifica comminata ad Hamilton e Leclerc per banali errori tecnici, andiamo a vedere cosa non ha funzionato in gara.
Una strategia alternativa che non ha funzionato
Hamilton, prima della notizia della squalifica, ha spiegato a Sky Sport F1 come la Ferrari abbia provato una via diversa con la strategia di gara, cercando un approccio alternativo per risalire il gruppo:
“Non sono deluso dalla strategia, anzi. Era interessante tentare una via alternativa. Avevamo bisogno di provarci. Ma, detto questo, in termini di prestazioni pure, non avevamo abbastanza ritmo per stare davanti.”
Modifiche al set-up controproducenti
Il punto centrale è però l’assetto. Dopo un venerdì interessante ed una Sprint dominata, Ferrari ha cambiato diverse impostazioni sulla vettura. Hamilton non ha nascosto la delusione per la direzione presa:
“Venerdì avevamo trovato un buon bilanciamento, la macchina andava forte nella Sprint.
Poi abbiamo tentato qualche modifica per fare un ulteriore passo avanti e invece abbiamo peggiorato tutto, sia in qualifica che in gara. È stato difficile rimanere in scia ai primi.”
A pesare è stato anche un pit-stop lento, che ha complicato ulteriormente il tentativo di rientrare nella zona podio:
“Anche il pit-stop è stato lento. Quando perdi quei secondi è dura recuperarli, soprattutto se davanti hai gente come Max. Anche con gomme fresche, è tutto più complicato se non hai la macchina perfetta.”
Assetto, test e scelte divergenti
Tra i dettagli tecnici più interessanti, Hamilton ha rivelato di aver testato soluzioni aerodinamiche nuove, mai provate nei test invernali, a differenza del compagno Leclerc:
“Leclerc ha provato certe cose nei test invernali, io no. Abbiamo scelto di provarle entrambe qui. Ora sappiamo che non è quella la strada giusta. Non ripercorriamola più, mai più.”
Infine, un commento secco sulle speculazioni relative all’altezza da terra della Ferrari:
“Chi ha detto che abbiamo alzato la macchina? Non è quello il problema.
Abbiamo fatto tante modifiche, sì, ma quel dettaglio non è determinante.
Il fatto è che le modifiche generali hanno peggiorato la macchina.”
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