Le parole di Lewis Hamilton al termine delle prime gare del 2025 non lasciano dubbi: il sette volte campione del mondo è in difficoltà. Le sue interviste post-sessione, che appaiono spente e rassegnate, ricordano quelle già ascoltate nei suoi ultimi mesi in Mercedes.
“Succede ogni sabato”, ha commentato dopo le qualifiche in Bahrain. Una frase che riflette la frustrazione per una situazione che sembra ripetersi, gara dopo gara.
Brundle: “Non è l’età, ma il metodo”
A dare voce al malessere è stato Martin Brundle, storico commentatore di Sky Sports e profondo conoscitore della Formula 1:
Le interviste tristi che abbiamo visto l’anno scorso si stanno ripetendo ora in Ferrari
Ma a suo parere, il problema non è l’età del pilota inglese, oggi quarantenne:
Non credo abbia perso la vista o il talento. Ha solo perso il modo di ottenere l’auto che desidera.
Il passaggio alla Ferrari, dopo una lunga carriera in Mercedes, comporta un processo di adattamento profondo. Hamilton, come racconta Crash, si trova ora a confrontarsi con una macchina che richiede un linguaggio tecnico diverso, abitudini da modificare e una squadra da conoscere in ogni sfumatura.
Mi hanno spiegato che è più difficile cambiare squadra e re-imparare tutto, che iniziare da zero come un rookie
E i risultati lo confermano: Leclerc è regolarmente più rapido, mentre Hamilton arranca.
Problemi strutturali e compromessi tecnici
Ferrari ha portato ben quattro aggiornamenti al fondo in Bahrain, cercando di migliorare una monoposto afflitta da problemi di assetto e altezza da terra. Ma il team è ancora lontano dalle prestazioni sperate. Secondo Naomi Schiff, analista di Sky, non si tratta solo di trovare il giusto bilanciamento:
Lo conoscono, ma non riescono a far funzionare l’auto in quel punto senza incorrere in problemi.
La doppia squalifica di Shanghai è un esempio lampante: per evitare nuovi episodi, Ferrari sta correndo con una configurazione compromessa, che limita il potenziale.
Giovani in ascesa, concorrenza agguerrita
Un altro elemento che incide è la presenza di piloti con oltre 100 GP di esperienza, come Russell, Norris e Verstappen, che si sono già adattati alle dinamiche moderne della F1.
Hamilton, come Carlos Sainz, si trova invece a rivedere metodi e riferimenti consolidati, in un mondo che cambia rapidamente. Un percorso complesso, che richiede tempo e risultati, ma che per ora ha portato più dubbi che conferme.
Il prossimo appuntamento in calendario F1 è il Gran Premio dell’Arabia Saudita, qui tutti gli orari in tv. Un GP che offrirà ad Hamilton e alla Ferrari un’ulteriore opportunità per avvicinarsi alle prime posizioni. Ma servirà un cambio di rotta per ritrovare fiducia, dentro e fuori l’abitacolo.