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ZTL Londra: automobilisti infuriati, cosa sta succedendo

L’ultima decisione politica dell’amministrazione di Londra ha scatenato un’ondata di proteste e malcontento tra gli automobilisti. La controversia riguarda l’introduzione dell’estensione della Zona a Traffico Limitato (ZTL) che ha trasformato Londra nella città con la più grande ZTL del mondo. […]

L’ultima decisione politica dell’amministrazione di Londra ha scatenato un’ondata di proteste e malcontento tra gli automobilisti. La controversia riguarda l’introduzione dell’estensione della Zona a Traffico Limitato (ZTL) che ha trasformato Londra nella città con la più grande ZTL del mondo.

Questa mossa, presa dal sindaco laburista Sadiq Khan nell’ambito di un piano green, ha portato a una serie di manifestazioni e atti di vandalismo.

Oggi la città di Londra è interamente ZTL

ulez londra

Dal 29 agosto 2023, l’intera area metropolitana di Londra, coprendo quasi 1600 chilometri quadrati, è diventata una zona a traffico limitato per i veicoli più inquinanti. Questa mossa è parte del piano del sindaco per ridurre significativamente le emissioni di gas serra e contribuire a un’aria più pulita nella metropoli. Tuttavia, l’espansione della ZTL ha scatenato una serie di proteste da parte degli automobilisti, in particolare quelli che vivono fuori dalla zona centrale.

L’accesso alla ZTL, conosciuta come ULEZ (Ultra Low Emission Zone), è consentito solo ai veicoli Euro 4 a benzina o Euro 6 a diesel. Altri veicoli possono accedere alla zona solo previo pagamento di un pedaggio giornaliero di 12,50 sterline, ovvero circa 15 euro. Questa misura ha causato sconcerto tra gli automobilisti, molti dei quali non possono permettersi di aggiornare i loro veicoli o di pagare la tassa giornaliera.

Dal canto suo, il sindaco Khan ha aumentato gli incentivi alla rottamazione fino a 11.900 sterline e nello stesso tempo offerto contributi per gli abbonamenti ai parcheggi ai confini della zona Ulez.

Proteste e vandalismo contro le telecamere della ZTL

telecamere sicurezza

La reazione degli automobilisti a questa nuova politica è stata forte e immediata. Si sono tenute diverse manifestazioni in città, tra cui una davanti a Downing Street, con automobilisti che esibivano cartelli e targhe di veicoli contro il sindaco e la sua decisione di estendere la ZTL.

Molti automobilisti sostengono che la tassa è ingiusta, in particolare per coloro che già lottano con l’alto costo della vita a causa dell’inflazione e degli aumenti dei mutui.

La controversia non si è limitata alle proteste pacifiche. La polizia ha confermato che quasi 400 telecamere ULEZ adibite ai controlli delle aree a pagamento sono state danneggiate, rubate o oscurate da vandali. Gruppi di attivisti, noti come “Blade Runners”, si sono coordinati sui social media per sabotare le telecamere.

Secondo le statistiche, quasi nove telecamere su dieci nel sud-est di London sono state vandalizzate. Solo 29 su 185 funzionano nel quartiere di Sydenham, solo 4 sono rimaste intatte a Bromley e solo una è rimasta attiva lungo i 26 km della strada A225, a sud della capitale inglese.

L’opposizione politica: aspre critiche dal premier Rishi Sunak

Rishi Sunak
Licensed pic under CC BY 2.0. Picture by Andrew Parsons / No 10 Downing Street

Il sindaco Sadiq Khan ha affrontato una forte opposizione non solo dagli automobilisti ma anche dalle figure politiche. Tra queste, il premier conservatore Rishi Sunak, che ha criticato l’espansione della ZTL affermando che crea divisioni e colpisce soprattutto coloro che vivono fuori dalla zona centrale.

Sunak ha anche sostenuto che non è il momento giusto per introdurre una tale misura, considerando le difficoltà economiche che molte famiglie stanno affrontando a causa dell’elevata inflazione e dell’aumento dei tassi di interesse. Tuttavia, nonostante le critiche, Khan ha ribadito la sua volontà di continuare con il suo piano, sostenendo che è “vitale” avere un’aria più pulita a London.

L’espansione della ZTL potrebbe avere conseguenze significative per la rielezione del sindaco Khan nelle elezioni del 2024. Il malcontento tra gli automobilisti è diffuso e potrebbe diventare un ostacolo per la sua riconferma. Allo stesso tempo non è detto che tutti i critici siano residenti a Londra, quindi i giochi sono ancora aperti.

Londra fa scuola, le città italiane prenderanno esempio?

milano tram traffico
Foto di Kristijan Arsov su Unsplash

La controversia potrebbe influenzare le politiche future in altre città, non solo a Londra. Altre città italiane ed europee stanno osservando attentamente il caso della capitale inglese. A Roma, ad esempio, è stata recentemente ampliata la ZTL verde, mentre a Milano sono arrivati rincari e nuove regole per Area C. Effettivamente lo stesso Sala aveva dichiarato alla stampa inglese che la ULEZ di Londra è fonte di ispirazione.

Mentre polemiche sulla ZTL di Londra sono ancora in corso, possiamo notare come le politiche ambientali possano avere un impatto significativo sulla vita quotidiana dei cittadini, per qualcuno in meglio, per altri in peggio. Mentre l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e di migliorare la qualità dell’aria è certamente lodevole, la questione di come raggiungere questi obiettivi è molto più complessa. Il rischio è quello di colpire le fasce più deboli, che non possono permettersi di vivere in città e che abitano in aree meno servite dai mezzi pubblici.

Rimane da vedere come questa situazione si svilupperà e quale sarà l’impatto a lungo termine di questa espansione della ZTL su London e le sue politiche ambientali future. Una cosa è certa: la discussione su come conciliare le esigenze ambientali con quelle economiche e sociali è più attuale che mai.

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