Xiaomi vuole lanciarsi anche nel mondo delle automobili con BAIC, dopo aver già sperimentato la mobilità con i famosi monopattini ed lo scooter elettrico C30. Il gigante cinese ha dovuto arrendersi al fatto che acquisire una licenza per la costruzione di automobili richiede troppo tempo, ed è proprio per questo che Beijing Automotive Group Co può dargli una mano.
In Cina il governo ha dato un piccolo grande giro di vite al numero di case automobilistiche, che stanno diventando troppo numerose. Un dispendio di investimenti che deve essere mal visto a livello centrale. Meglio le alleanze e le collaborazioni, come già accaduto tra Nio e JAC, che hanno poi scelto di utilizzare il nome Nio per sfondare in Europa.
Ecco allora da una parte il colosso BAIC, che è di proprietà statale e sforna più di un milione e mezzo di veicoli all’anno, dall’altra un gruppo che ha basato sull’elettronica il proprio core business. Gli spazi per una collaborazione ci sono, e sono ampi.
In mezzo potrebbe esserci uno stabilimento Hyundai in Cina, nell’orbita BAIC, che seconde Reuters potrebbe venire partecipato da Xiaomi. In ogni caso Xiaomi si è portata avanti, con la sua prima fabbrica a Pechino dalla capacità di 300.000 unità all’anno.
Di certo ci sono le dichiarazioni di Xiaomi sulla volontà di iniziare la produzione nel 2024. Su tutto il resto bocche cucite sia in Xiaomi sia in BAIC, mentre fonti Hyundai hanno smentito la questione.
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