Oggi, nel 2020, con la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina sarebbe impensabile una joint venture tra un’azienda americana e una cinese. E invece, possiamo ancora rimanere sorpresi: lo storico gruppo General Motors, proprietario di marchi come Chevrolet e Cadillac, ha infatti siglato un accordo con il gruppo cinese SAIC, che ha portato alla nascita della Wuling Hongguang MINI EV, una minuscola auto elettrica da appena 4.000 dollari, venduta esclusivamente nel mercato cinese.
Wuling Hongguang MINI EV: un successo incredibile
Insomma, il fatto che la vettura venga venduta solo in Cina rende più fattibile la riuscita di tale accordo. D’altra parte, per ora non potrebbe andare diversamente visto che vetture di questo genere sono un successo solamente nella popolosa Repubblica asiatica, mentre altrove fanno un po’ più fatica.
Per capire le dimensioni del successo della Wuling Hongguang MINI EV, basti pensare che a solamente 20 giorni dal lancio ha già venduto 15.000 unità, mentre sono oltre 50.000 gli ordini cumulativi accumulati. Si tratta di cifre da record, che la rendono la prima mini vettura elettrica a superare le 10.000 unità vendute in appena due settimane.
Wuling Hongguang MINI EV: una vettura essenziale
Certo, a livello di design e di costruzione non aspettiamoci granché: la vettura non si fa certo notare perché è bella, e non è la scelta dei materiali o dello stile il motivo delle sue vendite. Lunga appena 2,9 metri, larga 1,4 e alta 1,6, è la vettura perfetta per le città, in particolare per le altamente trafficate megalopoli cinesi, che passano continuamente da strade larghissime a vicoli molto stretti.
La forma appare un po’ sproporzionata: il design squadrato si sviluppa verso l’alto e, complice la lunghezza esigua e le ruote minuscole, l’auto sembra ancora più piccola di quello che è. L’anteriore e il posteriore sono accomunati dalla forma simile dei fari (che però davanti sono più grandi) e dal fascione verniciato di nero lucido che collega i gruppi ottici, e che all’anteriore include il logo della casa madre, mentre al posteriore la scritta Wuling. Il nero è ripreso anche nei montanti posteriori, in alto. Dimentichiamoci, ovviamente, la tecnologia LED, assente sia nei fari anteriori, che sono completamente alogeni, che in quelli posteriori.
Ci sono anche delle accortezze che movimentano un po’ il design, come per esempio la grossa nervatura sulle portiere, e i passaruota abbastanza pronunciati e squadrati. Inoltre, può essere apprezzabile la verniciatura bicromatica, come nel caso delle foto esempio che hanno una carrozzeria azzurrina e il tettuccio bianco. Gli interni, molto semplici anche loro, e con qualche ripresa dell’azzurro esterno sui pannelli porta e sui sedili, sono in plastica grigia. I posti sono 4 e il divano posteriore può essere abbattuto per creare un bagagliaio più ampio.
La Wuling Hongguang MINI EV è una cittadina pura, che ha un’autonomia massima di 120 o 170 km a seconda della versione, con un motore alimentato da un piccolo pacco batteria da 13 kWh. Insomma, una vettura per girare solamente in città. Tutte queste caratteristiche potrebbero far storcere il naso, ma d’altra parte non si potrebbe chiedere di più a un’auto venduta ad appena 28.800 yuan (3.510 euro) per la versione da 120 km di autonomia, e 38.800 yuan (4730 euro) per la versione da 170 km.
Come detto, è un’auto venduta solo in Cina, perché vetture di questo genere non avrebbero riscontro in altri paesi. Ma con il covid ancora in circolazione, e la crisi economica, le cose potrebbero cambiare: le persone non prendono i mezzi pubblici troppo volentieri, mentre spenderebbero volentieri la cifra di un motorino per una vettura che li porti in giro per la città senza doversi preoccupare dei blocchi del traffico e di tutti gli altri paletti che vietano l’ingresso in città alle auto a motore termico.