La startup cinese di guida autonoma WeRide ha fatto il suo ingresso al Nasdaq, registrando un aumento del 19% nelle sue azioni dopo aver raccolto 440,5 milioni di dollari tramite IPO e private placement. Questo traguardo segna un passo importante per WeRide, che si sta affermando come una delle aziende protagoniste della mobilità autonoma in Cina e negli Stati Uniti,.
L’IPO di WeRide si inserisce in un momento favorevole per le aziende cinesi, dopo due anni di incertezza legata a questioni legislative. Con la risoluzione delle dispute contabili tra Cina e Stati Uniti a dicembre 2022, gli investitori americani mostrano un rinnovato interesse verso i marchi cinesi. Didi Global ha affrontato la delisting dal Nasdaq, ma il clima di collaborazione e la fiducia verso realtà emergenti come WeRide sembrano in crescita.
WeRide: le strategie per la guida autonoma
Con sede a Guangzhou, WeRide è impegnata nella tecnologia della guida autonoma applicata sia ai robotaxi sia ai mezzi autonomi per consegne. La startup opera attualmente con robotaxi a Guangzhou, con piani di espansione verso altre città in Cina, e conduce test in California grazie a partnership con aziende americane. L’ingresso in borsa offre nuove risorse per accelerare lo sviluppo e l’espansione delle sue tecnologie.
Il crescente interesse per i mezzi autonomi a livello globale è evidente anche con il recente sviluppo di altre realtà come Waymo e Cruise.
Le prospettive di mercato per i robotaxi
Nonostante i progressi, gli esperti sottolineano che potrebbe servire ancora tempo prima che i robotaxi diventino una realtà diffusa. Le problematiche principali riguardano la sicurezza, con difficoltà in condizioni climatiche avverse e in contesti urbani complessi, non ultima la questione vandali, come accaduto a San Francisco. Se ka Cina ha adottato un approccio rapido nel consentire test su larga scala, gli Stati Uniti permangono limiti normativi mentre l’Europa osserva con molta cautela.
C’è poi da aggiungere che, a livello geopolitico, l’amministrazione Biden sta valutando una nuova normativa che potrebbe escluderebbe componenti software e hardware cinesi dai mezzi autonomi e connessi.
WeRide ha comunque raccolto 120 milioni di dollari tramite la vendita di 7,74 milioni di azioni al prezzo iniziale di 15,50 dollari, che ha portato la valutazione della startup a oltre 4 miliardi di dollari. Un ulteriore finanziamento di 320,5 milioni di dollari è stato ottenuto attraverso un collocamento privato.
Con il debutto in borsa, WeRide punta quindi a consolidare la propria posizione come leader della mobilità autonoma a livello globale.