Se sei un proprietario di un’auto elettrica o ibrida plug-in e vivi in un condominio, potresti avere bisogno di installare una wallbox nel garage condominiale per ricaricare la tua auto.
Ma cosa dice la legge e quali sono i costi associati all’installazione di una wallbox in un garage condominiale? Nonostante la confusione a riguardo, in realtà è molto più semplice di quello che sembra. Vediamo quindi come dotarsi di una wallbox anche vivendo in un condominio rispettando tutte le norme, e anche quanto costa.
La legge per la wallbox nel garage condominiale
Secondo la legge 134/2012, per installare la wallbox bisogna avere il parere dell’assemblea un prima o seconda convocazione con delibera approvata dalla maggioranza, ma solo se il condominio dispone di posti auto e non di singoli box privati. Nel primo caso, comunque, il condomino può procedere comunque, anche senza maggioranza, ma sostenendo da sé tutte le spese di installazione e manutenzione del dispositivo, assicurandosi di non danneggiare le aree comuni.
Nel secondo caso, quello dei box privati, è possibile procedere senza l’approvazione di nessuno. Se il box ha anche contatore privato, ovvero allacciato all’appartamento del proprietario, l’installazione è semplice e veloce. Qualora invece fosse allacciato al contatore condominiale, è sempre possibile procedere ma unendo alla spesa della wallbox anche quello di un misuratore dei consumi che calcoli la quota di energia utilizzata, in modo che il proprietario dell’auto alla spina possa poi pagare da sé l’energia impiegata per rifornire l’auto.
Secondo l’articolo 1102 del Codice Civile, infatti, ogni comproprietario può usare la corrente, considerata tra i beni comuni, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca ad altri di farne uso uguale secondo il loro bisogno. Quindi è il solo responsabile delle spese relative all’uso dello stesso, se impiega la corrente per alimentari propri utensili o appunto il proprio veicolo elettrico.
L’articolo 1102 del Codice Civile italiano stabilisce i principi relativi all’uso della corrente elettrica in un contesto condominiale. In base a questo articolo, ogni comproprietario può utilizzare la corrente, considerata un bene comune, a condizione che non alteri la sua destinazione e non impedisca agli altri di farne uso uguale secondo il loro bisogno. Ciò significa che se un proprietario desidera utilizzare la corrente per alimentare i propri utensili o il proprio veicolo elettrico, può farlo, ma deve occuparsi personalmente delle spese relative all’uso della corrente.
Quando si tratta dell’installazione di una wallbox per la ricarica di un veicolo elettrico in un box privato allacciato al contatore condominiale, è possibile procedere con l’installazione, ma è importante che il proprietario del box si faccia carico delle spese relative all’energia utilizzata per la ricarica del veicolo. Inoltre, è spesso una buona pratica dotare l’installazione di un misuratore dei consumi in modo da poter calcolare con precisione la quota di energia utilizzata per la ricarica e consentire al proprietario dell’auto elettrica di pagare separatamente per questa energia.
In sintesi, possiamo quindi dire che è possibile procedere con l’installazione di una wallbox in un box privato allacciato al contatore condominiale, ma è necessario rispettare le disposizioni dell’articolo 1102 del Codice Civile e garantire che le spese relative all’energia utilizzata siano gestite in modo appropriato per evitare controversie con gli altri condomini.
I costi
Per quanto riguarda i costi, l’installazione di una wallbox in un garage condominiale dipende da vari fattori, come la complessità dell’installazione, il tipo di wallbox, la distanza dall’impianto elettrico, ecc. In media, i costi possono variare tra i 500 e i 2000 €, a seconda delle esigenze.
È importante ricordare che l’installazione di una wallbox nel garage condominiale può portare notevoli vantaggi, come la riduzione dei costi di carburante e l’abbattimento delle emissioni nocive. Inoltre, l’auto elettrica può essere considerata un investimento a lungo termine, in quanto i costi di manutenzione sono generalmente inferiori rispetto a quelli dei veicoli a combustione interna.
—–
Qui il canale Telegram di Quotidiano Motori. Vi invitiamo a seguirci su Google News su Flipboard, ma anche su Facebook, Twitter, Pinterest e Instagram. Non esitate a condividere le vostre opinioni e le vostre esperienze commentando i nostri articoli.