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Anche Volvo produrrà negli USA per evitare i dazi

Volvo sta valutando di trasferire la produzione negli USA per evitare i dazi del 25% sulle auto importate imposti dall’amministrazione Trump.

L’industria automobilistica è in allerta per le nuove tariffe commerciali imposte dagli Stati Uniti sulle importazioni di automobili. Volvo, che ha recentemente lanciato la ES90, sta considerando di spostare parte della produzione negli Stati Uniti per evitare l’impatto dei nuovi dazi del 25% proposti dall’amministrazione Trump.

I nuovi dazi USA e le preoccupazioni di Volvo

Volvo ES90
Image: Volvo

Attualmente, le auto importate negli Stati Uniti sono soggette a un dazio del 2,5%, ma il presidente Trump ha annunciato un aumento fino al 25% sulle vetture provenienti da Canada e Messico, con entrata in vigore prevista per aprile 2025. Questa decisione ha già innescato qualche malumore tra i grandi gruppi automobilistici come Ford, Stellantis e GM, spingendo il governo americano a posticipare di un mese l’attuazione della misura.

Il problema, però, non riguarda solo il mercato nordamericano. Anche le auto prodotte nell’Unione Europea potrebbero essere colpite da un dazio, mettendo a rischio le esportazioni di diversi costruttori. Il CEO di Volvo Jim Rowen ha espresso timori per la sostenibilità economica di questa situazione.

Volvo valuta un aumento della produzione negli USA

Nuova Volvo XC90
Image: Volvo

Volvo, di proprietà della cinese Geely, ha già spostato la produzione della EX30 dalla Cina all’Europa per evitare i dazi imposti dall’UE sulle auto cinesi. La strategia iniziale prevedeva di servire sia il mercato europeo che quello statunitense dallo stabilimento di Ghent, in Belgio. Tuttavia, se gli Stati Uniti applicheranno tariffe anche alle auto prodotte nell’UE, Volvo potrebbe decidere di trasferire parte della produzione direttamente negli USA.

Lo stabilimento di Charleston, in South Carolina, già attivo nella produzione della EX90 SUV, potrebbe essere potenziato per realizzare altri modelli destinati al mercato americano. Tra le vetture che potrebbero essere prodotte negli Stati Uniti ci sono anche la XC60 e la XC90, che condividono la stessa piattaforma.

Jim Rowen ha sottolineato che Volvo può assorbire un incremento dei dazi fino al 10%, ma un’aliquota del 25% renderebbe difficile mantenere la redditività. La casa automobilistica sta quindi aspettando conferme ufficiali sui nuovi dazi prima di prendere una decisione definitiva.

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