Volvo ha avviato un richiamo ufficiale negli Stati Uniti che riguarda 7.483 veicoli ibridi plug-in, a causa di un serio rischio di incendio. Il problema è legato a un’anomalia nel modulo batteria, che potrebbe causare un cortocircuito quando l’auto è parcheggiata e completamente carica. L’evento può verificarsi anche di notte, mentre il veicolo si trova in garage, aumentando il potenziale pericoli.
Le auto coinvolte sono versioni ibride plug-in dei modelli S60, V60, S90, V90, XC60 e XC90, prodotte tra il 2020 e il 2022. Volvo ha chiesto espressamente ai proprietari di non caricare il veicolo fino a quando non sarà effettuato il controllo tecnico.
Il difetto e le prime segnalazioni

Secondo quanto comunicato dal marchio, il problema è stato individuato a partire dal 6 febbraio 2024, quando un cliente ha segnalato un “evento termico”. Da lì è partita un’indagine interna che ha portato alla scoperta di una deviazione nella produzione del modulo batteria. I componenti in questione, forniti da LG, potrebbero avere celle difettose soggette a surriscaldamento.
Al momento, Volvo è a conoscenza di due casi confermati legati al difetto, ma nessuno ha causato feriti o incidenti.
Ispezione gratuita e nuovo software
A partire da maggio, i proprietari riceveranno una comunicazione ufficiale per portare l’auto presso un concessionario autorizzato. I tecnici verificheranno le condizioni delle celle nel modulo batteria e, se necessario, procederanno alla sostituzione gratuita del componente.
Tutti i veicoli interessati riceveranno inoltre un aggiornamento del software che permetterà un monitoraggio costante del modulo batteria, per ridurre i rischi e garantire maggiore sicurezza.
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