Presentata in un evento digitale il 30 Giugno 2021, Volvo Concept Recharge è un prototipo che anticipa come saranno le prossime vetture del marchio. Una “berlina rialzata” che per certi aspetti si ispira alle Volvo del passato, come testimonia la lunga coda squadrata, al pari delle linee, pensate, oggi come allora, per ottimizzare gli spazi interni, l’abitabilità e garantire tanto spazio per i bagagli. Rispetto al passato, però, Volvo Concept Recharge è elettrica, ed elettriche saranno, come ormai sappiamo, tutte le nuove vetture dell’azienda svedese, che ha del resto presentato questo prototipo come vero e proprio manifesto della sua prossima generazione di vetture.
Volvo Concept Recharge: nuove proporzioni all’insegna del “Less is more”
Chi conosce un po’ di design, sa che lo stile scandinavo da sempre si ispira al mantra “Less is more” (meno è meglio). Nel caso della Volvo Concept Recharge, che esteticamente evolve gli attuali stilemi del marchio, l’eliminazione della complessità del motore a combustione interna ha permesso ai progettisti di meglio sviluppare le proporzioni dell’auto, aumentando appunto lo spazio interno e, al contempo, anche l’efficienza aerodinamica, con lo scopo di progettare una vettura con soluzioni migliori per il supporto di una vita familiare sostenibile.
Come detto, Volvo Concept Recharge anticipa quelli che saranno gli elementi base delle prossime vetture. L’attuale e prima generazione di Volvo elettriche, attualmente composta da XC40 Recharge e C40 Recharge, condivide il pianale con i modelli endotermici su piattaforma CMA, pensata quindi per avere proporzioni in grado sia di ospitare un pacco batterie sia un motore a combustione interna.
Al contrario, la prossima generazione di Volvo elettriche, che avrà inizio con il prossimo SUV (forse la nuova generazione di XC90), nascerà su una tecnologia nuova, completamente elettrica e, come si vede dalla Volvo Concept Recharge, da un pavimento completamente piatto. Sotto di questo, ci sarà il pacco batterie, che quindi non va a togliere abitabilità, o a comprometterla. Per questo i designer hanno potuto aumentare il passo e le dimensioni delle ruote, con sbalzi più corti, e un vero e proprio salotto mobile, che vede anche una grande area di stivaggio tra i sedili anteriori.
I designer hanno poi riposizionato i sedili e ottimizzato il profilo del tetto. Volvo Concept Recharge ha anche un cofano più basso rispetto agli attuali SUV, ma la posizione di seduta è alta, secondo quanto la moda richiede e quanto apprezza chi ha decretato il successo della gamma “XC” (quindi SUV) dell’azienda, rispetto alle più tradizionali e basse berline e wagon delle famiglie “S” e “V”. Una scelta, che accomuna la Volvo Concept Recharge a “ibridi” come le berline Cross Country, che vede incrementi di efficienza nell’aerodinamica, rispetto a un SUV, e di conseguenza proemtte una più grande autonomia di percorrenza.
Design più pulito, Martello di Thor più evidente
Volvo Concept Recharge introduce anche il nuovo linguaggio stilistico dell’azienda, che – si anticipava – evolve gli stilemi attuali, sempre all’insegna del “less is more”. Non uno stravolgimento, ma un lavoro volto a eliminare tutti gli elementi superflui, e a realizzare quanto rimane con attenzione alla linearità delle superfici. L’anteriore, sottile e largo, è caratterizzato dagli ormai inconfondibili fari a “Martello di Thor“, che tuttavia, oltre ad essere stati ristilizzati con un’estetica più spessa e vicina al “vero” martello del dio norreno, sono anche stati reinterpretati, e quindi dotati di una nuova soluzione grafica in HD, che di notte si schiude per fare in modo che le luci diurne lascino spazio ai gruppi ottici principali.
A LED è poi il classico logo Volvo attraversato da una linea diagonale, che si accende insieme ai fari, mentre è assente la griglia: il paraurti è un blocco unico levigato, e scolpito su più livelli, mentre ai lati ci sono due feritoie verticali e dritte che fungono da prese d’aria.
Di profilo si nota la forma schiacciata e slanciata della Volvo Concept Recharge, i grandi cerchi, gli specchietti costituiti da videocamere, e l’assenza delle maniglie sulle portiere con apertura ad armadio. In particolare, poi, si nota l’ampiezza del bagagliaio, proprio come sulle Volvo di un tempo, grazie alla lunghezza della terza luce. Ciò che si nota è anche il passo allungato, in quanto le ruote sono posizionate alle estremità della vettura, molto lontane tra loro.
Il posteriore vede anch’esso una reinterpretazione dei gruppi ottici, che naturalmente rimangono verticali come da sempre vuole Volvo, ma che ora sono ispirati ad ali che si spiegano e si estendono alle velocità di crociera più elevate per migliorare l’aerodinamica. Verticali e a “L” come quelli attuali di Volvo V60, V90 e XC60, sono però più sottili e con una trama diversa. Come l’anteriore, il posteriore non prevede altri elementi, se non il logo “Volvo” tradizionale, mentre il portellone del bagagliaio, verticale, è scolpito e incavato nella parte alta, mentre bombato nella zona inferiore.
Completamente rinnovati, e qui da vera concept, sono gli interni. Il pavimento piatto offre come detto più spazio e una migliore posizione di seduta, segno che le prossime Volvo elettriche sono pensate per i lunghi viaggi. 4 comode poltrone bianche, con rivestimenti in materiali naturali, assicurano un comfort di seduta unito a quello luminoso dato dalle ampie vetrate e dai colori chiari, proprio come prevede il design d’interni scandinavo nato per catturare più luce possibile in una regione dove fa buio presto in inverno.
Al centro domina un grande schermo touch verticale da 15 pollici, fulcro della nuova esperienza di utilizzo di un sistema di infotainment rinnovato e connesso alla rete, sviluppato da Volvo sempre insieme a Google. Un sistema che, come la Volvo Concept Recharge, è pensato per essere logico e intuitivo da usare, nell’idea che la tecnologia possa rendere l’esperienza più tranquilla e rilassante.
Tecnologia che interviene anche sulla sicurezza, vero e proprio punto cardine del marchio. In particolare, un sensore LiDAR, realizzato dalla partecipata Luminar, permetterà la guida autonoma sicura di livello 3, ed è stato collocato sul tetto della Volvo Concept Recharge per rilevare i dati sull’ambiente esterno all’auto.
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