Dal Salone di Shanghai arriva un segnale preciso: Volkswagen guarda con sempre maggiore interesse alla tecnologia del range extender. La ID.Era, concept sviluppato in collaborazione con Saic, rappresenta il primo passo concreto.
Un SUV di grandi dimensioni capace di combinare 300 chilometri in elettrico puro con altri 700 chilometri grazie a un motore a combustione utilizzato esclusivamente come generatore. Il risultato è un’autonomia teorica di 1.000 chilometri, una cifra che punta a superare le attuali resistenze dei clienti europei verso i veicoli a batteria.
Blume e Sander: “Tecnologia strategica per il futuro”

Il numero uno del gruppo, Oliver Blume, ha dichiarato apertamente che sarebbe favorevole a una deroga europea post-2035 per i veicoli a range extender: “Quando hai un range extender, stai comunque guidando un’auto elettrica“, ha sottolineato, aggiungendo che l’autonomia estesa potrebbe facilitare l’adozione delle Bev da parte di un pubblico più vasto.
A ribadire le intenzioni è intervenuto anche Martin Sander, responsabile commerciale Volkswagen, che ha confermato l’esistenza di un progetto per un’Erev destinata all’Europa, separato e distinto dal sistema cinese sviluppato con Saic.
Secondo Blume, l’evoluzione delle batterie e dei motori elettrici rende oggi il concetto di autonomia estesa più pratico e sostenibile rispetto al passato: “La tecnologia è molto più comoda e potrebbe davvero conoscere una rinascita“.
Dopo anni in cui il focus assoluto era sulla batteria come unico propulsore, il range extender torna protagonista. Volkswagen si prepara a cavalcare questa tendenza, convinta che una mobilità elettrica più flessibile sia la chiave per conquistare anche i clienti più esitanti.