Per Vittorio Sgarbi l’elettrico è come una f**a che non te la da. Una battuta che riassume il mondo dell’automobile elettrica, con il suo fascino e la sua bellezza, e che per molti è una chimera irraggiungibile.
Il nostro amico Enrico Di Mauro, sul suo canale Youtube Bruce Garage, ha fatto una bella chiacchierata con Vittorio Sgarbi sull’automobile moderna e quella del passato, in occasione di Auto Moto d’Epoca di Padova.
[embedcontent src=”youtube” url=”https://youtu.be/zz2dpyPC-fs”]
La domanda di Enrico è la proposta per una filessione: rispetto alle auto moderne, quelle del passato offronto una bellezza oggettiva?
La risposta di Sgarbi è significativa. Secondo il critico d’arte, il giudizio è abbastanza inquietante se per vedere la bellezza di una automobile bisogna vederne una del passato. Il tempo aggiunge nostalgia e anche l’idea una vita diversa, ma la tecnologia, non può peggiorare.
Sgarbi ha osservato ciò che è passato via dalla lingua italiana perché non esiste più. Ad esempio il deflettore lo può conoscere solo una ragazza che abbia oggi 50 anni. Se ne ha 30, non ha fatto in tempo a vederlo ora perché il mondo in cui c’era, oggi non c’è più.
Quello che vediamo di bello in queste automobile in reltà è ciò che è dentro di noi, ovvero ciò che eravamo eravamo e che siamo stati. La Giulia di allora come quella che vedevamo usata dai Carabinieri, non è meglio della corrispondente di oggi. Osservando queste auto osserviamo noi stessi, e c’è sempre un po’ di rimpianto per il tempo passato. Se oggi un’automobile anche molto poco lussuosa, è comoda ed ha comunque qualche vantaggio rispetto al passato, manca di poesia, non ha aurea. Le auto di oggi hanno più funzionalità ma hanno meno poesia.
Il tema meriterebbe un approfondimento, perchè Sgarbi in poche parole ha sintetizzato il pensiero di molti appassionati. Non è ovviamente obbligatorio essere d’accordo: ci piacerebbe sapere cosa ne pensate.
—–
Per ricevere tante notizie e consigli utili specialmente sul mondo auto e moto, sugli autovelox e su come difendersi dalle truffe, è possibile iscriversi gratis al canale Quotidiano Motori su Telegram.
Se questo articolo vi è piaciuto, condividetelo sui vostri social. Vi invitiamo a seguire Quotidianomotori.com su Google News, ma anche su Flipboard, Facebook, Twitter e Instagram. Non esitate a condividere le vostre opinioni e/o esperienze commentando i nostri articoli.