Perché viaggiare su un’auto a guida autonoma sembra così strano?

Viaggiare in un'auto senza conducente può sembrare strano: perché le aspettative sulla perfezione robotica non sempre si allineano con la realtà della guida autonoma?

Le auto a guida autonoma, come quelle sviluppate da Waymo, stanno rapidamente diventando una presenza comune in città come San Francisco. Tuttavia, nonostante la promessa di una guida sicura e precisa, molte persone trovano innaturale l’esperienza di viaggiare su un’auto senza conducente, quasi inquietante.

Il più delle volte, le persone hanno un’aspettativa di perfezione tecnologica da parte delle auto autonome, un’aspettativa che può creare dissonanza quando l’esperienza non è impeccabile.

Alte aspettative e la realtà della guida autonoma

Waymo Guida autonoma
Image: Waymo

Le aziende che sviluppano auto autonome hanno contribuito a creare una percezione elevata della guida autonoma, promettendo una sicurezza superiore a quella dei conducenti umani. Le pubblicità di Waymo, ad esempio, sottolineano che la loro tecnologia offre una guida sicura ed affidabile in ogni circostanza. Tuttavia, l’esperienza dei passeggeri non sempre corrisponde a queste aspettative, creando una sensazione di disagio quando l’auto compie movimenti inaspettati o non “umani”.

Studi recenti indicano che l’automazione potrebbe ridurre gli incidenti stradali, poiché la maggior parte di questi è causata da errori umani. Tuttavia, non ci sono ancora abbastanza dati per confermare se le auto autonome siano più sicure in tutte le situazioni.

Il tentativo di umanizzare la guida autonoma

cruise guida autonoma
Image Cruise

Le aziende come Waymo stanno cercando di rendere la guida autonoma più familiare e rassicurante per i passeggeri, cercando di imitare comportamenti umani alla guida. Un esempio è l’auto che si sposta leggermente avanti a un incrocio, come farebbe un essere umano per segnalare la propria intenzione di girare. Questi piccoli gesti possono aiutare a costruire fiducia, ma allo stesso tempo possono sembrare strani e innaturali quando eseguiti da una macchina.

Anche la voce artificiale all’interno delle auto, che dà istruzioni ai passeggeri, può risultare amichevole ma in qualche modo dissonante, contribuendo a un senso di straniamento.

Il fattore inquietante: l’assenza del conducente

Parte del disagio proviene dalla mancanza di un conducente umano visibile. Come racconta NPR, il fatto che il volante si muova da solo e che non ci sia nessuno seduto dietro di esso può evocare sensazioni inquietanti, come se si stesse interagendo con una macchina dotata di coscienza.

Questo risveglia profonde paure culturali riguardanti le macchine autonome che prendono il posto degli esseri umani, una tematica esplorata in molti film e racconti di fantascienza.

Waymo Zeekr interni
Image: Waymo

Un possibile modo per ridurre questo disagio, come pensato da Waymo insieme a Geely potrebbe essere quello di eliminare del tutto gli elementi che ricordano la guida classica, come il volante o il sedile del conducente, e che evocano quindi la presenza di un essere umano.

Questo potrebbe rendere l’esperienza meno simile a quella della guida tradizionale e più simile ad una tecnologia completamente nuova, con cui i passeggeri potrebbero sentirsi più a proprio agio.

 

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