Exor ha investito 200 milioni di dollari in Via Transportation, società di New York specializzata in ride sharing.
Rispetto ad Uber, Via Transportation è un nome poco noto in Europa, anche se è già presente a Berlino, Londra ed Amsterdam. L’approccio non è quello classico dell’auto con autista, ma punta ad integrare i sistemi privati con quelli pubblici.
Per chi decide di condividere un tragitto, l’algoritmo di Via abbina più passeggeri nella stessa direzione e li prenota su una sola automobile. Per semplificare il tragitto, le corse condivise non arrivano con precisione a destinazione ma all’interno di un’area, richiedendo ai passeggeri di raggiungere a piedi un punto di raccolta vicino, indicato sull’app. In alcune città è comunque offerta la possibilità di avere corse private, nonché il servizio porta a porta.
Via Transportation ha già stipulato diversi accordi con le aziende di trasporto pubblico a Los Angeles e Seattle, ma anche a Berlino, Londra, Singapore ed in Australia.
Con questo investimento, Exor acquisirà l’8,87% di Via Transportation, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di una tecnologia solida e efficace, con soluzioni innovative per un futuro più sostenibile. La “vision” di Via è infatti creare sistemi di mobilità pubblica dinamici e basati sui dati, capaci di offrire ovunque servizi di trasporto equi e efficienti.
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