Il vehicle to grid (V2G) è una tecnologia che consente alle auto elettriche di immagazzinare energia e restituirla alla rete quando necessario. Come funziona e quali sono i vantaggi e gli svantaggi.
Il Vehicle to grid non è un concetto nuovo, ma sta assumendo sempre più rilevanza nel mondo delle auto elettriche: si tratta dell’energia che passa letteralmente dal veicolo alla rete e non solo viceversa, come accade normalmente. Le batterie delle auto, infatti, sono in grado di trasformarsi in riserve di elettricità e di rifornire la rete in momenti particolarmente critici, come ad esempio le ore di punta.
A rendere possibile questo passaggio bidirezionale sono particolari sistemi di ricarica capaci di trasferire energia sia dalla sorgente all’accumulatore del veicolo, sia in direzione opposta.
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Vehicle to grid V2G: come funziona
Molti Costruttori, come ad esempio Hyundai, Toyota e Volkswagen, stanno investendo in questa tecnologia: il sistema di ricarica bidirezionale, detto anche V2G, consente al pacco batterie del veicolo elettrico di immagazzinare l’energia in eccesso proveniente dalla rete e restituirla quando necessario, a beneficio degli operatori d’energia, dei proprietari di auto elettriche e, in generale, dei cittadini.
Cuore di questa tecnologia è un inverter di potenza che si collega alla batteria dell’auto e all’infrastruttura, mentre il flusso viene gestito da un’unità di controllo.
Il concetto di vehicle to grid si lega sempre di più all’energia rinnovabile: i veicoli dotati di questa tecnologia sono in grado infatti di diventare i principali vettori di fonti come il solare e l’eolico che si trovano spesso a dover affrontare il problema del sovraccarico dovuto ad una domanda più grande dell’offerta.
L’importanza del vehicle to grid V2G
Il vehicle to grid, quindi, in vista della diffusione sempre più massiva della mobilità elettrica dettata dall’Unione Europea, diventa un punto di forza: i picchi di energia, determinati dalla necessità di ricaricare le auto e di usufruire dei tradizionali servizi di elettricità, potranno essere gestiti e riequilibrati grazie all’apporto delle auto stesse.
Basti pensare che una singola vettura è in grado, grazie agli accumulatori di nuova generazione, di trasferire elettricità sufficiente per alimentare fino a 5 abitazioni per 24 ore. Immagazzinare e restituire alla rete energia green, inoltre, significa favorire in ottica futura la salvaguardia dell’ambiente.
Vehicle to grid: pro e contro
Abbiamo già parlato del principale vantaggio del V2G: garantisce infatti il mantenimento delle riserve di energia e la possibilità di far fronte alle ore di punta senza incorrere in interruzioni che recherebbero danno sia a chi guida le auto elettriche, sia in generale alla comunità.
Lo svantaggio del vehicle to grid, invece, è legato all’usura e alla conseguente più rapida perdita di capacità della batteria, determinato dall’esposizione al flusso bidirezionale. Si tratta anche di una tecnologia complessa: la sua diffusione di massa, infatti, richiede una collaborazione stretta e costante tra le istituzioni, i Costruttori, gli operatori di energia e gli automobilisti, oltre che una sempre maggiore digitalizzazione dei network di elettricità. Siamo ancora lontani, ma la direzione intrapresa è ormai questa.
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