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Anche a Milano la truffa del pedone che fa finta di essere investito: arrestato

Arrestato 36enne a Milano che fingeva di essere investito per truffare gli automobilisti chiedendo loro contanti per il danno subito.

Una truffa che arriva dall’estero e che sembra aver preso piede anche in Italia, quella del pedone che fa finta di essere investito per chiedere soldi in contanti agli automobilisti. E’ di questi giorni la notizia dell’arresto di un uomo per truffa e rapina in relazione a finti investimenti.

Il protagonista di questa truffa, della quale abbiamo già parlato in passato, era un 36enne italiano pregiudicato era già agli arresti domiciliari, ma frequentava l’area attorno a Quarto Oggiaro in attesa di trovare le sue vittime. Si metteva sul ciglio della strada, vicino alle strisce pedonali, e quando vedeva passare un’auto a velocità non esagerata, si buttava addosso inscenando il finto incidente.

Gli automobilisti, convinti di essere autori di un investimento pedonale, si fermavano preoccupati per controllare le condizioni dell’uomo che a quel punto ovviamente chiedeva immediatamente soldi, minacciando conseguenze legali e contando sul fatto che per la legge italiana il pedone ha sempre ragione.

truffa del pedone che finge di essere stato investito sulle strisce

Le cose però non sono sempre finite in modo “amichevole”. Il 16 Luglio in Via Mac Mahon, dopo il finto investimento l’uomo chiedeva 150 euro per il telefono che secondo lui si era rotto. Il truffato si offriva invece di andare in negozio a comprarne uno nuovo, cosa non gradita da truffatore che lo costringeva sotto minaccia a prelevare contanti da un bancomat, trasformando quindi la truffa in rapina.

Stesa scena il 16 Agosto in Viale Certosa, quando un altro truffato veniva convinto a prelevare soldi da un bancomat in zona. In questa occasione il truffatore forniva addirittura il proprio documento alla vittima che riusciva a fotografarlo. In quel momento passata una volante della Polizia che veniva fermata dall’ignara vittima per condividere con gli agenti quanto accaduto. Il pregiudicato alla vista della pattuglia fugge ma verrà successivamente identificato.

Il 25 agosto in piazzale Accursio, la truffa veniva tentata per ben tre volte di fila, con segnalazione ed identificazione del pregiudicato.

Dopo questi episodi, l’Autorità Giudiziaria finalmente ha emesso la custodia cautelare in carcere in sostituzione dei domiciliari. Rimaniamo comunque perplessi sul funzionamento della giustizia in Italia, che per settimane lascia libero di compiere reati un pregiudicato agli arresti domiciliari.

Una truffa che arriva dall’estero

Qui sotto un paio di esempi che arrivano dalla Corea, in modo da avere chiaro come funziona. Si può vedere un uomo che sulle strisce corre verso l’auto apposta per simulare l’incidente ma l’automobilista non ci casca e chiama subito la polizia. Nel secondo caso la situazion e è più complicata, ma si vede benissimo l’uomo che si appoggia al cofano per poi inscenare il fatto di essere stato investito.

Come ci si difende

La truffa è particolarmente odiosa, perchè la vittima crede effettivamente di essere in torto. C’è comunque da insospettirsi quando viene fatta una richiesta in denaro contante, ed è meglio chiamare immediatamente le forze di Polizia o la Polizia Locale.

E’ comunque una buona idea installare a bordo le cosiddette dashcam, ovvero le telecamere da installare all’interno dell’automobile e che registrano cosa accade all’esterno ed anche all’interno della nostra automobile. In questo modo è possibile dimostrare la propria buona fede e quindi la condizione di vittima della truffa.

Qui una selezione delle migliori dashcam, e comunque qui sotto un esempio di una video camera per automobile a tre obiettivi, che riprende cosa accade davanti, dietro ma anche all’interno.

dashcam

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