truffa gasolio taroccato

Truffa: 50.000 litri di gasolio taroccato a Catania [Video]

Una brutta storia

Una truffa bella e buona: sono ben oltre 50.000 i litri di gasolio taroccato per un valore commerciale di circa 100.000 € sequestrati dalla Guardia di Finanza.

Come avveniva la truffa del gasolio taroccato?

La truffa messa in atto prevedeva l’utilizzo di additivi di basso costo e di provenienza illecita. A questo punto secondo le accuse mosse dalle Fiamme Gialle, il gasolio taroccato era distribuito da stazioni di servizio siciliane con la complicità dei gestori. Attenzione, perché se loro lo compravano a prezzi molto più bassi del normale, lo rivendevano comunque a prezzo pieno ai propri clienti.

La truffa ha strascichi penali non da poco. Due titolari di altrettanti distributori di carburante sono stati infatti denunciati per contrabbando di gasolio per autotrazione. Gli sono stati inoltre sequestrati 8.300 liti di gasolio taroccato. Il diesel adulterato viaggiava su un mezzo con targa slovacca che aveva con sé una lettera di vettura internazionale, risultata fasulla, che avrebbe dovuto attestare come il prodotto fosse proveniente dalla Slovenia e l’isola di Malta come sua destinazione finale.

Non solo: la Guardia di Finanza ha provveduto ad arrestare quattro persone per sottrazione al pagamento dell’accisa. Sono state sorprese mentre erano impegnate a travasare il carburante adulterato all’interno di un deposito nella zona industriale. In loco sono state trovate altre due autocisterne e un autoarticolato, anche questi ultimi posti sotto sequestro.

Le indagini sono partite dalle segnalazioni di clienti che lamentavano danni alle proprie automobili dopo aver fatto il pieno presso i due distributori. C’è da dire che la scarsa qualità del diesel taroccato non generava immediatamente problemi, che invece si presentavano sul lungo periodo così come aumenta le emissioni di gas di scarico oltre i limiti.

 

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