Nel milanese la Polizia Locale denuncia un uomo per aver modificato la targa del suo furgone con nastro isolante, pensando di evitare le multe.
A quanto pare il tutto è iniziato grazie ad un semplice controllo di routine da parte della polizia locale di Pioltello, nel milanese, che si è trasformato in una denuncia per un individuo, accusato di falso e contraffazione di targhe. Durante l’ispezione dei veicoli parcheggiati, gli agenti hanno identificato un Fiorino Fiat con una targa decisamente insolita.
La particolarità riscontrata era la presenza di una “O” nella targa, che come tutti sanno è una lettera non ammessa nei processi di immatricolazione veicolare a causa della sua somiglianza con il numero 0. Non ci è voluto molto per notare l’utilizzo di nastro isolante nero per alterare la lettera “C” in “O”. Il proprietario del veicolo è stato portato in caserma per le procedure di riconoscimento e successivamente denunciato in stato di libertà per i reati di uso di atto falso e contraffazione targhe.
Ricordiamo che le targhe automobilistiche italiane seguono un formato standardizzato, composto da una combinazione alfanumerica. Nello specifico, le targhe italiane contengono tutte le lettere dell’alfabeto latino, ad eccezione di Q, O e I. Come accennato, questa scelta è stata fatta per evitare possibili confusioni con cifre come lo zero (0) e l’uno (1), così come con la lettera ‘O’ che potrebbe essere confusa con lo zero (0), e la lettera ‘I’ che potrebbe essere confusa con l’uno (1) in alcune tipografie. Pertanto, le lettere Q, O e I non sono presenti nelle targhe automobilistiche italiane per garantire una maggiore chiarezza e leggibilità.
C’è poi da dire che in Italia, alterare la targa di un veicolo con nastro adesivo nero o qualsiasi altro mezzo per cambiare lettere o numeri è considerato come reato. Tale pratica può essere configurata sotto diverse fattispecie di illecito a seconda delle intenzioni e delle circostanze in cui viene commesso l’atto.
La modifica della targa attraverso l’uso di nastro adesivo o altri strumenti per alterarne la lettura può essere considerata come falsificazione di documenti pubblici. Le targhe dei veicoli, infatti, sono considerate documenti ufficiali poiché rilasciate dall’ente pubblico preposto, la Motorizzazione Civile, e servono per l’identificazione univoca del veicolo e del suo legittimo proprietario.
Il Codice della Strada italiano, in particolare, prevede sanzioni specifiche per chi viene sorpreso a guidare un veicolo con targa alterata o non conforme. Inoltre, se l’alterazione della targa è finalizzata a commettere altri reati, come ad esempio il furto, le conseguenze legali possono essere ancora più severe, includendo la possibilità di procedimenti penali che possono portare a condanne detentive.
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