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A Foggia un torrente usato come cimitero di auto rubate: è emergenza ambientale

Nel torrente Carapelle tra Cerignola e Manfredonia trovate oltre 30 carcasse di auto rubate. Inquinamento e pericolo per l’ambiente e la sicurezza.

Nel torrente Carapelle, tra Cerignola e Manfredonia, è stato scoperto un vero e proprio “cimitero” di auto rubate e abbandonate, un fenomeno che sta mettendo a rischio l’ambiente e la sicurezza del territorio. Le carcasse delle auto, completamente prive di parti meccaniche e di carrozzeria, sono state ritrovate lungo il letto del torrente dai volontari del Corpo Forestale e dagli Ispettori Ambientali Civilis guidati da Giuseppe Marasco.

Scempio ambientale e rischio inquinamento

Questa situazione rappresenta una grave emergenza ambientale: le carcasse contengono metalli, plastiche, gomme, oli esausti e carburanti, tutti materiali che, esposti agli agenti atmosferici, si deteriorano riversando sostanze inquinanti nel terreno e nelle acque del torrente. L’inquinamento del Carapelle, che sfocia nel Golfo di Manfredonia, è una minaccia anche per l’agricoltura locale, poiché molti agricoltori utilizzano l’acqua del torrente per l’irrigazione.

Il comandante Marasco ha evidenziato la necessità di rimuovere le carcasse al più presto: oltre all’inquinamento, le automobili abbandonate rappresentano un rischio idraulico. Durante le piogge intense, infatti, queste carcasse possono ostruire il flusso dell’acqua, causando tracimazioni che potrebbero allagare campi e abitazioni vicine.

Il traffico delle auto rubate e le operazioni delle bande criminali

Le auto ritrovate nel torrente Carapelle provengono da tutta la provincia di Foggia e da altre aree limitrofe. Dopo essere state rubate, le vetture vengono smontate nelle campagne tra Manfredonia e Cerignola, dove bande criminali le “cannibalizzano” privandole di tutte le componenti riutilizzabili o rivendibili. Questi resti, ormai inutilizzabili, vengono poi abbandonati illegalmente nel torrente o nei campi circostanti, aumentando il danno ambientale e la pressione sugli ecosistemi locali.

Appello alla rimozione e alla tutela del territorio

Per prevenire ulteriori danni e scongiurare emergenze future, il comandante Marasco ha invitato le autorità competenti a intervenire con urgenza. L’area del torrente Carapelle necessita di un piano di bonifica e di maggiori controlli per contrastare lo smaltimento illegale di questi veicoli, proteggendo sia l’ambiente che la sicurezza pubblica in una zona sempre più esposta ai rischi di tracimazione e inquinamento.

 

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