TOGG: si, l’industria automobilista è un importante volano per l’economia di un Paese. Non solo finanza, ma tanta sostanza. E’ questo il messaggio che sembra lanciare Erdogan alla presentazione della prima auto elettrica completamente turca.
“Stiamo assistendo a una giornata storica: realizziamo oggi un sogno durato 60 anni. So che il nostro popolo aspetta con impazienza il giorno in cui potrà possedere questa automobile.” Queste le parole di Erdogan, a dimostrazione che l’automobile rappresenta più di un mezzo di trasporto quando c’è in ballo l’orgoglio di poter mostrare i passi avanti compiuti in ambito tecnologico. Ed è proprio Erdogan in persona a provare per primo la TOGG, come possiamo vedere nel video qui sotto:
Sappiamo che TOGG significa Türkiye’nin Otomobili Girişim Grubu ovvero qualcosa di simile a Gruppo Imprenditoriale Automobilistico Turco. Si tratta di una joint venture tra Anadolu Group, BMC Turkey, Kök Group, Turkcell e Zorlu Holding sotto l’ombrello istituzionale TOBB, ovvero l’unione delle camere di commercio turche.
Investimenti importanti: l’impianto di produzione di TOGG avrà un costo 3,7 miliardi di dollari e sarà costruito nella provincia di Bursa, con previsione di fine lavori entro il 2021. La produzione della TOGG inizierà l’anno successivo e per il 2022 dovrebbero già essere in commercio i primi modelli che, secondo fonti turche, portano in dote design Pininfarina.
I programmi sono ambiziosi: i media locali parlando di 175.000 automobili elettriche all’anno. Buona parte verrebbe ovviamente acquistata dallo Stato e dalle amministrazioni locali, come dovrebbe avvenire in ogni Paese che intende sostenere la propria economia anziché quelle altrui, mentre non è da sottovalutare l’orgoglio dei turchi, che potrebbero assorbire un’altra quota di produzione. Il resto? In Europa, complice un costo della manodopera basso e che potrebbe portare ad un prezzo di listino decisamente “competitivo”.
La Turchia è pronta all’invasione, con le proprie auto elettriche.
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