The Crew 2: fin da quando ho comprato l’Xbox era nella mia wishlist di giochi di simulazione automobilistica da comprare. Leggendo online avevo trovato ottime recensioni del primo capitolo (a cui io non ho mai giocato, quindi non farò paragoni né dirò se è migliorato o peggiorato), e anche alcuni amici me ne avevano parlato bene. Dopo averci giocato per un bel po’, posso dire che è un videogame pensato e realizzato non solo per gli amanti delle auto, ma per gli amanti di giochi un po’ crazy che permettono di andare ovunque e usare qualunque tipo di veicolo.
The Crew 2: dei Car Influencer a spasso per gli Stati Uniti
In Need For Speed: Heat avevamo Palm City, città fittizia ispirata a Miami, Forza Horizon 4 è ambientato nei dintorni di Edimburgo, mentre The Crew 2 offre la possibilità di usare il proprio mezzo per tutti gli Stati Uniti, avendo come base, però, Miami. La trama anche in questo caso è piuttosto semplificata, però originale per certi aspetti: l’obiettivo più superficiale del giocatore/protagonista e della sua crew (da cui il titolo) è quello di ottenere visibilità e follower, salendo così di livello e ottenendo via via compensi sempre più alti per poter accedere a nuovi veicoli e pezzi di ricambi. A livello di trama, però, c’è anche un obiettivo più nascosto e profondo: sfruttare le gare clandestine per cambiare la mentalità dei piloti e cercare così di rendere legale e sicuro qualcosa che al momento è illegale e bandito da Stato e quindi forze dell’ordine.
Come detto, il giocatore può divertirsi a esplorare il vasto e variegato territorio statunitense partendo da Parigi, ma potendo anche correre sulle strade di New York City, Chicago, San Francisco, Los Angeles (in tutte le loro zone, dal centro, al porto, ai canali fognari!), nonché ammirare i bellissimi e molto ben riprodotti paesaggi naturali del Grand Canyon o dello Yellowstone. Questo mi permette di parlare della resa grafica del titolo di Ubisoft, major francese produttrice tra le più grandi del settore. Non arriva naturalmente ai livelli di Forza Horizon 4, però in generale è una grafica molto ben realizzata. Peccato solo che perda qualche frame e ogni tanto i poligoni non sono ben definiti, ma questa instabilità l’ho riscontrata in molti titoli della casa francese e quindi ormai ho imparato a non farci caso. Unica critica che mi sento di fare è proprio alle auto: se aerei e motoscafi sono riprodotti davvero molto bene, le auto risultano quasi finte, come dei giocattoli. E anche la guida automobilistica, secondo me, è quella meno riuscita.
Ciò che rende peculiare e differenzia The Crew 2 dagli altri titoli è infatti la tipologia e varietà di mezzi che si possono usare. Se ci avete fatto caso, finora non ho mai usato il termine automobile e questo perché le auto non sono gli unici veicoli che si possono scegliere. Anzi, limitandosi solo a terminare le sfide automobilistiche, il giocatore non potrà procedere nel gioco. Oltre alle auto, in The Crew 2 è possibile guidare i motoscafi, le moto da cross e gli aeroplani in gare che quindi toccano l’asfalto, lo sterrato, e si spingono fino alle acque di fiumi, laghi e oceano, arrivando anche a lottare tra le nuvole per ottenere il primo posto. Le stesse automobili si dividono i classiche e speciali, come ad esempio i pick up (come la serie Raptor di Ford o i pick up pompati di Mercedes) o delle vetture “normali” riadattate con ruote e gomme extralarge. E, ovviamente, tutte le personalizzazioni e le modifiche possibili per le autovetture, sono disponibili anche per motoscafo e aeroplano, nonché per il nostro avatar, che possiamo scegliere per aspetto e cambiare nel look e nell’outfit. Non sperate, però, di avere lo stesso livello di personalizzazione (soprattutto estetica) del veicolo che permette la serie di Need For Speed o anche Forza Horizon.
Tutti i mezzi che man mano possediamo finiscono nel nostro inventario, e da lì possiamo decidere di esporre i nostri preferiti, o i più potenti e aggiornati, nel nostro garage a Miami che diventerà più grande e spazioso con il procedere del gioco. Averli in esposizione, oltre ad arricchire il garage, permette di risparmiare tempo perché possiamo scegliere subito il modello di auto, aereo o motoscafo che vogliamo senza doverne prendere uno che non ci serve, andare in strada e poi cambiarlo nuovamente.
The Crew 2: dal fiume Hudson all’oceano Pacifico, con tappa a Chicago
Avere tutte queste tipologie di mezzo da guidare è molto promettente, e per fortuna gli sviluppatori non hanno reso tutto inutile e piatto. Al contrario, questo vasto parco veicoli permette un divertimento pressoché infinito, e di dilettarsi ogni volta con qualcosa di diverso. È anche difficile scegliere quale tra le tantissime tipologie di gare sono le più belle. Personalmente, credo che le mie preferite siano quelle in acqua sui motoscafi (anche e soprattutto per i paesaggi, oltre che per la difficoltà), e quelle fuoristrada: se in altri titoli guidare i pick-up non mi piaceva, qui che sono nel loro habitat naturale sono davvero divertenti. Inoltre non c’è un vero e proprio percorso da seguire, ma ci si perde nei boschi tra gli alberi, fattore che rende il tutto molto più complicato. Sono molto belle anche le gare in aria, anche se all’inizio è difficile prenderci la mano visto che i comandi sono tutti invertiti sia rispetto ai veicoli su ruota sia rispetto ai motoscafi.
Tra le gare ci sono anche le derapate, e anche in questo caso bisogna scegliere tra una serie di veicoli specifici per divertirsi a sgommare tra i container del porto o in giro per la città. Comunque, anche se come ho detto è necessario affrontare tutte le tipologie di gara per poter andare avanti nel gioco e fare progressi, inevitabilmente si finisce per prediligere un tipo di gara anziché l’altro.
Non mi soffermerò molto sul parco veicoli, perché si capisce già da tutto questo che la scelta è davvero ampia. Per quanto riguarda le auto, comunque, si va da veicoli più recenti come la nuova (e per me sempre bellissima) Mazda MX-5 alla Chevrolet Camaro SS del ’69, fino alla più particolare ed estrema Abarth 500 Monster Truck Edition, mentre per quanto riguarda le moto non potevano mancare marchi come Harley Davidson (su tutte, la Iron 883), KTM e Kawasaki. Di motoscafi non sono molto esperto, ma il Jaguar Vector, il primo motoscafo che si guida nel gioco, è rimasto il mio preferito!