Tesla ha venduto la maggior parte dei propri Bitcoin, annunciando nella relazione finanziaria del secondo trimestre del 2022 di aver convertito circa il 75% dei suoi acquisti di Bitcoin in valuta fiat.
Secondo il rapporto, questa conversione ha aggiunto 936 milioni di dollari di liquidità al bilancio. Tesla ha chiuso il trimestre con un saldo residuo di Bitcoin di 218 milioni di dollari, in calo rispetto ai quasi 2 miliardi di dollari della fine del 2021.
Non si tratta della prima volta che Tesla vende parte dei propri Bitcoin. Nel giugno dello scorso anno la casa automobilistica ne ha venduto il 10% per testare la facilità di liquidazione della criptovaluta.
Tesla ha acquistato Bitcoin per la prima volta all’inizio del 2021 per un valore di 1,5 miliardi di dollari. L’investimento ha registrato subito guadagni positivi, con il prezzo della criptovaluta che è salito ai massimi storici oltre i 60.000 dollari, ben al di sopra del prezzo di acquisto sospettato da Tesla di circa 30.000 dollari.
Si possono pagare le Testa in Bitcoin. Anzi no.
Subito dopo l’acquisto, Tesla ha aggiunto i Bitcoin come metodo di pagamento per i suoi veicoli, diventando così la prima casa automobilistica ad accettare la criptovaluta per acquistare una vettura. L’effetto è stato però di breve durata, in quanto l’opzione è stata bruscamente rimossa poco dopo.
Kimbal Musk, membro del consiglio di amministrazione di Tesla, ha spiegato che non erano pienamente consapevoli dell’impatto ambientale che l’estrazione di Bitcoin aveva sull’ambiente e che non l’avrebbero reinserita finché l’impatto ambientale non fosse stato ridotto.
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