Un problema che sembrava confinato ai film d’azione sta diventando una realtà preoccupante per i proprietari di Tesla. La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha annunciato il richiamo di 1.849.638 Tesla a causa di un difetto nel meccanismo di chiusura del cofano. Un difetto piuttosto grave, perchè potrebbe causare l’apertura improvvisa del cofano durante la marcia, mettendo a serio rischio la sicurezza dei conducenti.
Il rapporto del richiamo spiega che, in determinate circostanze, il sistema potrebbe non rilevare correttamente lo stato di apertura del cofano, omettendo di avvisare il conducente quando il veicolo viene messo in moto. Di conseguenza, un cofano non perfettamente chiuso potrebbe aprirsi completamente durante la guida, ostruendo la visuale del conducente e aumentando ovviamente il rischio di incidenti.
La scoperta di questo problema è avvenuta in seguito a diverse segnalazioni di “apertura non intenzionale del cofano” provenienti dalla Cina. Dopo un’attenta analisi, Tesla ha identificato la causa: una deformazione dell’interruttore del meccanismo di chiusura che impedisce al sistema di inviare la notifica di apertura al conducente.
Il richiamo coinvolge gran parte della gamma Tesla, ad eccezione del Cybertruck e del Roadster originale. Nello specifico, sono interessati le Model S prodotte tra gennaio 2021 e luglio 2024, le Model X fabbricate tra agosto 2021 e luglio 2024, le Model 3 costruite tra settembre 2020 e giugno 2024 e le Model Y realizzate tra gennaio 2020 e luglio 2024
Il balletto dei numeri: bassi o alti?
Nonostante l’ampia portata del richiamo, solo l’1% delle Tesla richiamate sarebbe effettivamente afflitto dal problema. Un dato riportato da più fonti come “rassicurante”, ma che significa comunque ben 18.500 esemplari circa. Se tra questi, solo l’1% fosse un automobilista “distratto”, significherebbe mettere a repentaglio 185 guidatori ma anche soprattutto “vittime innocenti” nel caso in cui queste Tesla provocassero incidenti con terzi.
Eppure non ci voleva molto a risolvere il tutto molto prima. La soluzione sembra essere relativamente semplice, consistendo in un aggiornamento software over-the-air. I proprietari sono invitati a verificare di avere installata la versione del firmware 2024.20.3 o successiva e, in caso contrario, a procedere immediatamente con l’aggiornamento.