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Shock in Germania: la Golf non è più l’auto più venduta, vince Tesla Model Y.

Ecco perchè a Settembre Volkswagen Golf ha perso lo scettro dell'auto più venduta in Germania in favore di Tesla Model Y.

Notizie non confortanti per Volkswagen in Germania, dove l’inimitabile Golf è stata sorpassata da Tesla Model Y nella classifica delle auto più vendute. Un primato che durava da decenni, e che è ancora più sorprendente proprio quando si va a vedere che la nuova regina del mercato è americana ed è elettrica. Un sorpasso che fa discutere, perchè si tratta anche della prima volta che un’auto elettrica è la più venduta.

Certo, ci sono possono essere stati problemi di approvvigionamento e crisi dei microchip a rallentare le consegne, ma si tratta di un dato che anni fa poteva essere equiparato a fantascienza. Golf è stata detronizzata da Model Y, e non è più la più amata dai tedeschi? Il gioco di parole può far sorridere, ma i dati parlano chiaro.

In particolare sono state immatricolate 9.846 Tesla, con un aumento del 31% rispetto all’anno precedente. La Golf, l’ex bestseller, ha ottenuto solo 7.095 nuove immatricolazioni. La serie ID di Volkswagen non compare tra le nuove immatricolazioni elettriche al primo posto, indipendentemente dalla categoria del veicolo. Si trova infatti al terzo posto della classifica generale delle auto elettriche, accorpando i dati di ID.4 e ID.5, che le consente di staccare Fiat 500 elettrica al quarto posto.

Tutto bene? No, perchè secondo un’analisi di Cleantecnica, le case automobilistiche tedesche devono ancora affrontare un’enorme pressione sui costi, sia a causa dei prezzi dell’energia molto più alti, sia a causa di un deficit ormai inevitabile e già presente nella quantità di gas naturale fisicamente disponibile nel Paese, anche all’approssimarsi dell’inverno.

Non essendoci nuove forniture significative di gas in grado di entrare rapidamente in funzione, questo deficit potrebbe persistere a lungo. Non è realistico che le industrie e i lavoratori possano essere fermati per anni, aspettare che i volumi di gas riprendano e poi uscirne indenni. L’opzione del gasdotto Nordstream è stata chiusa con la forza da una serie di esplosioni, tagliando inequivocabilmente fuori quella che alcuni tedeschi consideravano una possibile soluzione energetica per la sopravvivenza dell’industria nazionale.

L’organo di informazione internazionale del governo tedesco, DW, è rimasto inspiegabilmente in silenzio su chi possa esserci dietro l’attacco, non avendo pubblicato un solo articolo sul Nordstream per quasi due settimane. Lo stesso vale per la maggior parte dei media europei mainstream e i politici di tutta Europa sono rimasti in gran parte in silenzio.

Se la Germania è così politicamente debole nel non opporsi agli attacchi esterni alle sue infrastrutture critiche, allora presumibilmente ci sono poche speranze che l’industria automobilistica tedesca riceva il sostegno e la direzione governativa di cui ha bisogno per uscire indenne dalla crisi energetica. L’indebolimento dell’industria tedesca ovviamente influirà sulla capacità dell’industria automobilistica nazionale di fornire auto elettriche per contribuire alla transizione del parco veicoli tedesco ed europeo verso l’elettrico.

I consumatori ancora in grado di permettersi nuovi veicoli saranno probabilmente ancora attratti dal potenziale di risparmio energetico e quindi di costi di gestione dei veicoli elettrici rispetto alle auto a combustione, ma questo dipende anche dall’andamento del prezzo del petrolio.

Volkswagen Golf R 20 Years

Il prezzo delle auto elettriche rimane ancora alto, e finchè sarà considerato un lusso non si può ipotizzare che le elettriche possano superare una certa percentuale di vendita nei confronti delle auto a combustione interna.

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