Sembra che i nuovi dazi europei contro le auto elettriche prodotte in Cina colpiranno anche la Tesla Model 3
Non solo i marchi cinesi, i dazi europei fino al 50% annunciati da Bruxelles nelle scorse ore colpiranno anche auto elettriche di marchi non cinesi, che in Cina producono.
È il caso, tra gli altri, di Tesla, che nelle scorse ore sul sito web ufficiale di paesi come Germania, Francia, Ungheria, Belgio e Irlanda ha annunciato un aumento di prezzo per la Model 3 a partire da luglio, esortando i clienti quindi a ordinare entro fine giugno.
Dazi o mossa strategica?
Tesla non ha annunciato però di quanto aumenterà questo prezzo, anche perché non è chiaro a quanto ammontino i dazi sulle auto prodotte in Cina da marchi occidentali. Sappiamo infatti che le nuove tariffe non sono uguali per tutti: ad esempio a BYD spetta poco meno del 18%, a SAIC Group (e quindi MG) il 38%, in base a quanto e come hanno collaborato.
Sappiamo solo che i prezzi aumenteranno per questo motivo, e lo si legge nel comunicato stampa ufficiale: “Prevediamo la necessità di aumentare i prezzi dei veicoli Model 3 a partire dal 1° luglio 2024. Ciò è dovuto ai dazi di importazione aggiuntivi che probabilmente verranno imposti sui veicoli elettrici prodotti in Cina e venduti nell’UE“.
E tuttavia, vista l’esortazione a comprare entro fine giugno, questa potrebbe anche rivelarsi una mossa strategica per risollevare le vendite della Model 3, non performanti come in passato. Ovvero, puntare su un inevitabile e non voluto aumento di prezzi, il contrario di quanto fatto finora con le enormi riduzioni sul listino, per vendere quante più vetture possibili.
Una cosa che potrebbero fare altri produttori occidentali che producono le loro elettriche in Cina, e che potrebbero essere colpiti dai dazi. Ad esempio Polestar, le cui auto sono disegnate in Svezia ma prodotte nella Repubblica Popolare, così come alcune Volvo, tra cui la piccola EX30 che sarà prodotta anche in Belgio, ma per ora solo in Cina; o Cupra con la nuova Tavascan.
I dazi non sono ancora ufficiali: l’UE potrebbe introdurli a luglio in via provvisoria, e a novembre in via definitiva. Ma dato che tutti i produttori hanno reagito male, così come molti partiti (in particolare tedeschi), potremmo anche aspettarci un cambio di passo.
Non perderti le ultime notizie e condividi opinioni ed esperienze commentando i nostri articoli:
• Iscriviti ai nostri canali Telegram e Whatsapp per gli aggiornamenti gratuiti.
• Siamo su Mastodon, il social network libero da pubblicità e attento alla privacy.
• Se preferisci, ci trovi su Flipboard e su Google News: attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite!
Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani sempre aggiornato!