Tesla ha licenziato quasi 200 lavoratori, la maggior parte dei quali lavoravano all’addestramento del sistema di intelligenza artificiale per l’Autopilot. I licenziamenti seguono alla comunicazione di Elon Musk nella quale aveva messo in evidenza la necessità di ridurre il personale di circa il 10%.
I licenziamenti hanno riguardato una delle sedi California, in particolare su lavoratori con contratti ad a ore che si occupavano dei dati raccolti per il sistema intelligenza artificiale.Un lavoro è essenziale ma poco qualificato e poco retribuito.
Per dare l’idea dei numeri, si parla di 195 licenziamenti e 81 trasferimenti su un organico di 276 persone. Globalmente, alla fine del 2021 Tesla contava in totale 99.290. All’inizio del mese, Musk aveva dichiarato di avere una “pessima sensazione” riguardo all’economia statunitense e che Tesla era “sovraccarica di personale”, il che ha portato ai licenziamenti.
I metodi adottati da Tesla per ridurre l’organico negli ultimi mesi sono stati talvolta controversi. Due ex dipendenti hanno recentemente intentato una causa contro la casa automobilistica. Il nocciolo della questione riguarda il mancato preavviso di 60 giorni prima di procedere a un licenziamento di massa. Alcune fonti avrebbero però dichiarato che la maggior parte dei lavoratori è stata licenziata in base alle prestazioni, il che significa che Tesla non è tenuta a dare un preavviso di licenziamento.