Tesla ha recentemente aggiornato le specifiche del range extender per il tanto atteso Cybertruck, e le notizie non sono positive per chi speravava in un notevole incremento di autonomia. Non solo il range extender arriverà in ritardo, ma aggiungerà meno chilometri di quanto inizialmente promesso.
Meno autonomia del previsto
Quando Tesla ha inizialmente annunciato il range extender montato nel cassone del Cybertruck, i numeri erano più generosi. Per il Cybertruck tri-motor era prevista un’autonomia aggiuntiva di 120 miglia (circa 193 km), mentre per la versione dual-motore l’estensione era di 130 miglia (circa 209 km). Un recente aggiornamento ha però ridimensionato le aspettative. Ora, la versione dual-motor con il range extender aggiunge un totale di 445+ miglia (circa 716 km), circa 25 miglia in meno rispetto alle prime previsioni.
Il Cyberbeast (la versione tri-motor) mantiene un’autonomia simile a quanto inizialmente dichiarato, ma con un’importante distinzione: se equipaggiato con pneumatici all-terrain, l’autonomia scenderà a 415+ miglia (circa 668 km), riducendo ulteriormente i vantaggi promessi.
A complicare ulteriormente la situazione, Tesla ha posticipato la data di consegna del range extender. Originariamente previsto per l’inizio del 2025, ora la data di lancio è stata spostata a metà 2025. Considerando i ritardi che spesso accompagnano le consegne di Tesla, questo slittamento potrebbe significare anche un ulteriore rinvio fino al 2026.
Prezzo confermato, ma conviene?
Una cosa che non è cambiata è il prezzo del range extender, che rimane fissato a 16.000 dollari. Questo costo, unito al ridimensionamento dell’autonomia aggiuntiva e ai ritardi nelle consegne, potrebbe far riflettere molti potenziali acquirenti sulla reale convenienza di questo accessorio.
L’idea di sacrificare lo spazio del cassone per un’estensione ridotta dell’autonomia potrebbe non sembrare più così interessante per chi negli USA sta valutando l’acquisto del Cybertruck.
