Delle piste ciclabili comparse da un giorno all’altro a Milano si è già detto molto. Le critiche piovono ovviamente da chi a Milano ci lavora. Basti pensare agli addetti alle consegne dei negozi, che non riescono più a parcheggiare i propri mezzi, ma anche i postini che devono recapitare posta e raccomandate.
A rincarare la dose ci pensa Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu 02.4040, il più grande Radiotaxi di Milano. “Far passare la convinzione che Milano sia solo piste ciclabili e il fiore all’ occhiello della mobilità green direi che è quantomeno travisare il reale potenziale di questa città e un insulto per chi ci lavora” dice Bocalini.
“Non perché queste siano cose negative, anzi ma sembra quasi che ci si stia dimenticando troppo in fretta chi questa città l’ha fatta grande e la fa ancora tutt’oggi, pur tra mille difficoltà. Parlo delle botteghe storiche, degli artigiani e delle imprese che Milano l’hanno vista crescere ed evolvere (forse in peggio) nella città che è oggi. Una Milano dove ci si dimentica di creare parcheggi, si dimezzano le carreggiate per far largo ai monopattini, alle bici o ad un qualunque mezzo che non sia un’ auto o una moto” prosegue. “Una città dove se hai la sfortuna di avere un cantiere davanti al negozio, rischi di perdere clientela per anni e pazienza se poi i tuoi clienti non possono parcheggiare o se per fare 2 km in Taxi ci metti un quarto d’ ora. Milano riparta e si ricordi dei suoi lavoratori e dei suoi cittadini e non dalle ideologie che portano tanti bei titoli sui giornali ma che stanno nei fatti impantanando la viabilità“.
Come dargli torto?